sabato 12 marzo 2022

Darling (1965) di John Schlesinger

Nella Londra modaiola degli anni '60 Diane Scott è una giovane fotomodella tutto pepe, bellissima, spudorata e ossessionata dal successo da ottenere a tutti i costi. Asfissiata da un matrimonio infelice, la procace ragazza abbandona il tetto coniugale e si concede a corteggiatori ricchi e potenti per realizzare la scalata sociale. Leggiadra e irrequieta, passa da un giornalista televisivo, che perde la testa e molla tutto per lei, ad un famoso magnate che la introduce nel mondo "dorato" dello spettacolo, facendola esordire nel cinema. Poi finisce invischiata con un aristocratico italiano e si trova a ripensare sugli esiti della sua vita. Spigliato dramma sentimentale con retrogusto amaro di John Schlesinger, che lo ha anche scritto insieme a Frederic Raphael e Joseph Janni. Ebbe grande successo di pubblico e critica e fece incetta di premi nelle più popolari manifestazioni cinematografiche (Oscar, Golden Globe, BAFTA Awards). E' uno degli esponenti più noti e celebrati del così detto "free cinema" inglese e strizza l'occhio, non senza patinata ruffianeria, alle tendenze della Nouvelle Vague che spopolavano in quel periodo. Un po' sopravvalutato e non esente da indulgenze leziose, vale soprattutto come variopinto documento storico di costume del clima della "Swinging London", di cui seppe catturare con abile furbizia espressiva il fascino estetico e la maliziosa leggerezza, soprattutto in relazione all'emancipazione femminile, attraverso un'immagine della donna liberamente trasgressiva e sessualmente aggressiva, un mutamento radicale di ruolo che scandalizzò inevitabilmente i benpensanti. Dal punto di vista della critica al così detto "mito" dell'arrampicata sociale, il film risulta invece più canonico che pungente e la rappresentazione dell'alta borghesia britannica, inamidata e annoiata, è fin troppo indulgente. Anche il finale, soprattutto ad una visione odierna, può essere letto come espressione di implicito moralismo e velato di sottaciuta misoginia. Bravissimi gli attori, da Dirk Bogarde a Laurence Harvey, ma la vera sorpresa è la radiosa Julie Christie, bella come il sole e perfetta nel suo mix di sensualità e fragilità, che divenne un'icona di bellezza, di libertà e di moda (le sue minigonne colpirono fortemente l'immaginazione di uomini e donne in tutto il mondo), affermandosi prepotentemente come nuova star di Hollywood, anche grazie alla vittoria dell'Oscar come miglior attrice protagonista per la sua interpretazione di Diane Scott. Non c'è alcun dubbio che il 1965 fu il suo anno trionfale, in cui entrò nel cuore del pubblico internazionale sia grazie a questo film che al pluripremiato melodramma Il dottor Zivago (Doctor Zhivago, 1965) di David Lean, dove la Christie interpreta la dolce Lara, che commosse i romanticoni di ogni latitudine. Darling vinse in tutto tre premi Oscar: all'attrice, alla sceneggiatura ed ai costumi di Julie Harris. Delle tre collaborazioni tra Schlesinger e la Christie questa è sicuramente quella più riuscita. Nel film fa una piccola apparizione la giovanissima Silvia Dionisio, attrice e modella romana che assunse una certa notorietà negli anni '70 come sexy starlet del nostro cinema di genere.

Voto:
voto: 3/5

Nessun commento:

Posta un commento