lunedì 14 marzo 2022

Oscar insanguinato (Theater of Blood, 1973) di Douglas Hickox

Edward Lionheart è un grande attore shakespeariano di teatro, egocentrico, intransigente e purista. Giunto ormai alla fine di una gloriosa carriera si vede negare da una commissione di critici snob il più importante premio teatrale esistente, che a suo giudizio gli spettava di diritto. Umiliato dal verdetto della giuria, Lionheart finge il suicidio gettandosi da un palazzo nel Tamigi, sparisce dalla circolazione per un po' e organizza una sanguinosa vendetta: uccidere tutti coloro che ne hanno offeso la reputazione inscenando i delitti più efferati presenti nelle opere di Shakespeare. Sulla scia del successo dello splendido L'abominevole Dr. Phibes (The Abominable Dr. Phibes, 1971) di Robert Fuest, che rilanciò alla grande la carriera di Vincent Price come icona del genere horror, il regista Douglas Hickox fu chiamato a dirigere questo nuovo gioiello "made in England" che, pur non avendo nulla a che vedere (a parte il protagonista) con il film precedente, ne ricalca l'ingegnoso meccanismo cervellotico della catena di delitti seriali macabri e ritualizzati. Ne accentua però ulteriormente lo stile elegante, le atmosfere stranianti e la natura tragicomica, attraverso un sapiente utilizzo di ironia nera a profusione che diventa irresistibile grazie alla performance monumentale di Vincent Price. Il grande attore sciorina il meglio del suo repertorio e del suo carisma di affabulatore, riuscendo ad essere al tempo stesso teatrale, affascinante, spaventoso, circense e sulfureo in un esercizio di altissima abilità grottesca. Il suo Edward Lionheart è l'anima di questo stravagante horror che si colloca indubbiamente tra i vertici della black comedy britannica, ed il resto lo fanno la cura della messa in scena, la truce fantasia dei delitti ed una notevole dose di effetti gore che lo rendono un prodotto assolutamente sui generis per la forte contaminazioni di stili e la tenuta omogenea dell'impianto estetico. Memorabili i deliranti monologhi di Lionheart/Price e le uccisioni ispirate al "Cimbelino" o al "Tito Andronico" del bardo. Ottime le prove anche del resto del cast tra cui citiamo Diana Rigg, Ian Hendry, Harry Andrews, Coral Browne, Robert Coote. Vincent Price ha sempre dichiarato nelle interviste che questo era il suo film preferito tra quelli da lui interpretati. La visione in lingua originale è preferibile, per godere appieno dell'interpretazione dell'attore e della sua capacità di modulazione della voce. Va steso un velo pietoso sulla maldestra traduzione italiana del titolo: l'Oscar non ha nulla a che vedere nè con il teatro nè con l'Inghilterra.

Voto:
voto: 3,5/5

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