mercoledì 30 settembre 2015

Al servizio segreto di Sua Maestà (On Her Majesty's Secret Service, 1969) di Peter R.Hunt

Bond si reca in una clinica in Svizzera, spacciandosi per un nobile scozzese, sulle tracce del diabolico Blofeld, che adesso progetta la distruzione della razza umana tramite un'arma batteriologica. Dopo aver sventato il suo piano, tra mille peripezie, 007 decide di sposare la dolce Tracy, figlia del mafioso corso Draco, ma poche ore dopo le nozze Blofeld si vendica uccidendo la donna e sparendo di nuovo nell'ombra. Primo Bond del dopo Connery, con l’australiano George Lazenby scelto a raccoglierne la pesantissima eredità. Il film è più che decoroso, con una buona trama, uno 007 più umano e meno tecnologico, una splendida sequenza d’azione sulla neve ed un finale amaro che non t’aspetti. Ma il punto debole, purtroppo decisivo, è nell’incerto protagonista che non riesce mai ad entrare realmente nel personaggio, e meno che mai nel cuore del pubblico, incapace di scrollarsi di dosso l’ingombrante ombra di Sean Connery. La pellicola non ha avuto il successo dei capitoli precedenti ma resta ampiamente sottovalutata. Divertente il prologo con Lazenby che si prende in giro dicendo, di fronte alla fuga precipitosa di Tracy al suo cospetto, "non era mai successo a quello di prima!". La "Bond girl" Tracy è interpretata da Diana Rigg mentre Blofeld, pelato per l'occasione, ha il volto di Telly Savalas.

Voto:
voto: 3/5

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