Mentre indaga su un traffico di gioielli falsi di provenienza russa, Bond scopre un'organizzazione criminale che vede coinvolti la misteriosa Octopussy, proprietaria di un circo, un principe indiano e un generale dell'esercito sovietico. Il piano finale è quello di introdurre un'arma nucleare in Germania attraverso il circo della donna, ma 007 riesce a spingerla dalla sua parte e a sventare l'attentato. Questo Bond n. 13 è il sesto, e penultimo, interpretato da Roger Moore,
che era alquanto scettico sul tornare nel ruolo ma venne poi convinto
dal clamoroso ritorno di Sean Connery nell’apocrifo “Mai dire mai”, che uscì
nello stesso anno ma perse la sfida al botteghino. Moore ha compiuto 55
anni, e si vede, e non bastano gli straordinari stunt-man o la ricchezza
di ambientazioni esotiche a risollevare le sorti di un film stanco,
come il suo protagonista, e ripetitivo nelle situazioni. Da segnalare la
presenza nel cast di Kabir Bedi, il famoso Sandokan televisivo, nel
ruolo del tirapiedi del villain principale. L'affascinante Octopussy è interpretata da Maud Adams, che aveva già fatto la "Bond girl" ne L'uomo dalla pistola d'oro e che tornerà ancora per un piccolo cameo in Bersaglio mobile del 1985 (la settima e ultima interpretazione di Roger Moore nel ruolo di James Bond).
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