mercoledì 30 settembre 2015

Kaos (Kaos, 1984) di Paolo e Vittorio Taviani

L'opus numero 10 dei fratelli Taviani è un eccellente adattamento delle "Novelle per un anno" di Luigi Pirandello, in particolare dei quattro racconti "L'altro figlio", "Mal di luna", "La giara" ed "Epilogo".  Racconto uno: una donna continua a sperare di avere notizie di due figli emigrati in America da anni che non hanno dato più notizie mentre rifiuta di accettare un terzo figlio, tranquillo e laborioso, perchè frutto di uno stupro subito da un bandito assassino. Racconto due: una giovane ragazza scopre che il marito che ha da poco sposato è un licantropo e cerca di approfittare della sua assenza nelle notti di plenilunio per tradirlo con il suo più avvenente cugino. Racconto tre: un conciabrocche chiamato per riparare la gigantesca giara di un ricco latifondista vi resta chiuso dentro e, per uscire, deve romperla di nuovo: ma lui non ci sta perchè non vuol pagare i danni. Racconto quattro: Pirandello si rivolge allo spettro della madre morta, rimpiangendo una bella storia che non è riuscito a scrivere per mancanza delle giuste parole. Il filo conduttore che accomuna i quattro segmenti è un corvo che vola nei cieli di Sicilia con un piccolo campanello appeso al collo. Raffinato ma al tempo stesso sobrio, rigoroso e lucido, addirittura magistrale nella creazione visiva del complesso universo interiore del grande scrittore siciliano, è uno dei migliori film italiani degli anni '80, capace di fondere insieme la minuziosa ricostruzione dei dettagli con l'allegoria caotica che ha sempre accompagnato, negli scritti pirandelliani, il male di vivere dell'uomo del '900. Nella versione televisiva esiste anche un quinto segmento, "Requiem", ideato dai registi ispirandosi liberamente ad altre novelle pirandelliane. E' stato l'ultimo film interpretato da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.

Voto:
voto: 4/5

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