mercoledì 30 settembre 2015

Mary Poppins (Mary Poppins, 1964) di Robert Stevenson

La famiglia londinese dei Banks è in fibrillazione per trovare una nuova governante che sappia badare ai due vivaci figlioletti. Dopo una lunga fila di aspiranti non gradite, come evocata da un desiderio sincero espresso ad alta voce dai bambini, arriva dal cielo una ragazza misteriosa che emana un alone naturale di grazia e di gioia al solo passaggio. Questa comunica all'esterrefatto Mr. Banks che intende mettere alla prova l'intera famiglia in una settimana, prima di decidere se accettare il posto. La donna, che dice di chiamarsi Mary Poppins, cambierà le loro vite per sempre facendo diventare ciascuno di loro una persona migliore. Dopodiché andrà via nello stesso inspiegabile modo con cui è arrivata. Grande classico della Walt Disney, per uno dei maggiori successi della major hollywoodiana, entrato nella storia del cinema per il sapiente mix tra musiche, canzoni, attori reali e cartoni animati, con una scintillante Julie Andrews, premiata con l’Oscar e rimasta nel cuore del pubblico di ogni età e di ogni latitudine insieme alle celeberrime canzoni, che sono divenute il marchio di fabbrica del film. Tratto dai romanzi di Pamela Lyndon Travers, è un efficace carrozzone traboccante di buoni sentimenti, la cui inevitabile melassa edificante viene, in parte, riscattata dall’imponente spettacolo visivo che, nonostante le inevitabili ingenuità connotate al genere, vira nella gradevole favola per famiglie, moraleggiante ma divertente. Ma senza le musiche di Richard M. Sherman, Robert B. Sherman e Irwin Kostal e la delicata grazia della Andrews, il film non sarebbe mai divenuto il classico che è oggi. Oggettivamente meriterebbe una mezza stelletta in meno ma gli va riconosciuto un voto in più di stima per il suo indubbio valore storico come fenomeno musicale e di costume. Continua a piacere anche ai bambini di oggi è questo è un indiscutibile segno di merito.

La frase: "Vento dall'est, la nebbia è là, qualcosa di strano fra poco accadrà, troppo difficile capire cos'è, ma penso che un ospite arrivi per me."

Voto:
voto: 3,5/5

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