mercoledì 30 settembre 2015

Bella addormentata (Bella addormentata, 2012) di Marco Bellocchio

Ispirandosi al drammatico caso di Eluana Englaro, salito prepotentemente e dolorosamente alla ribalta delle cronache nazionali, Marco Bellocchio ricostruisce gli ultimi giorni di vita di una ragazza in coma irreversibile usando punti di vista differenti: quello di una madre distrutta dal dolore, che abbandona tutta la sua vita per dedicarsi alla figlia, quello di un medico che cerca in ogni modo di salvare una giovane donna dal tunnel della droga e quello di un'attivista cattolica impegnata nella protesta per il caso Englaro. Con una messa in scena cupa e rigorosa, Bellocchio confeziona un film coraggioso, aspro, tagliente, provocatorio. Il regista emiliano fa un cinema duro e puro, che sa ergersi bene al di là di una posizione idelogica di natura morale o politica, mescolando abilmente finzione e realtà, simbologia e denuncia sociale. Non mancano i momenti visionari, come la magnifica sequenza della sauna in cui l'ostico dilemma alla base dell'opera viene spostato dal piano morale a quello politico, attraverso il confronto di figure archetipe. Notevole tutto il cast (Maya Sansa, Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher), al servizio di una storia di denuncia di grande spessore, come pochi sanno fare oggi in Italia.

Voto:
voto: 4/5

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