Il
ricco seduttore Bob Merrick causa indirettamente la morte di un medico e la
cecità di sua moglie Joyce. Colpito dal rimorso egli diventa un valente
chirurgo, opera con successo la donna restituendole la vista, se ne innamora e
finisce per sposarla. Questo fiammeggiante melodramma, remake di Al di là delle tenebre (1935) di J.M.
Stahl, è un’opera fondamentale e quintessenziale della filmografia di Douglas
Sirk, perché ne ha codificato definitivamente lo stile visivo e le ossessioni
formali, dando forma concreta alla sua estetica elegante ed intensa. Tedesco fuggito
in America, Sirk è diventato famoso per i suoi melodrammi feroci, formalmente
sontuosi ma percorsi da una sottile tensione che striscia sotto pelle, ovvero
quell’intreccio di passioni e di pulsioni che la bigotta società americana
degli anni ’50 doveva tenere ben celata sotto la patina inamidata del
conformismo borghese. Nonostante l’esilità della trama la pellicola è un vero
piacere per gli occhi, un tripudio di misticismo sentimentale incorniciato
dalla splendida fotografia cromaticamente opulenta e da una messa in scena
dallo stile impeccabile. E’ anche un film recitato benissimo dal cast
principale composto da Jane Wyman, Rock Hudson, Barbara Rush e Otto Kruger.
Vanta enormi schiere di appassionati, come tutti i melodrammi sirkiani, ed è da
collocare tra i grandi classici del genere romantico della vecchia Hollywood.
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