martedì 6 settembre 2016

Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon, 1975) di Sidney Lumet

Brooklyn, New York, 22 agosto 1972: tre balordi tentano un colpo in banca e due di loro restano intrappolati all’interno con numerosi ostaggi. Sarà l’inizio di un lungo braccio di ferro tra i rapinatori e la polizia, con i primi che chiedono un aereo per fuggire all’estero in cambio della vita dei prigionieri. L’intervento dei mass media fa trasmettere in diretta la cronaca dei fatti, con le personalità, le motivazioni e la vita privata dei banditi che diventano di dominio pubblico. Ben presto la folla di curiosi, radunatasi fuori dalla banca, inizia a “tifare” per loro. Eccellente dramma d’azione, cinico, veemente e nervoso, basato su un fatto di cronaca nera realmente avvenuto nella “grande mela”. E’ un classico del cinema di Lumet, uno dei suoi film migliori e più conosciuti, nonché uno dei grandi cult degli anni ’70, periodo di cui la pellicola incarna perfettamente lo spirito libero e selvaggio. Calibrato nella ricostruzione ambientale, solido nella sceneggiatura (premiata con l’Oscar), teso nel ritmo che non dà tregua, eccellente nella caratterizzazione dei personaggi principali e tagliente nei dialoghi al fulmicotone, ebbe un vasto successo di pubblico ed un largo consenso di critica, entrando prepotentemente nella cultura popolare della sua epoca. I suoi meriti maggiori consistono nell’abilità del grande regista americano di coniugare poliziesco d’azione, critica sociale, dramma civile, commedia nera, con punte tragiche di alto spessore metaforico. Straordinario Al Pacino in una delle sue interpretazioni più intense e sfaccettate, ma tutto il cast di contorno è notevole. E’ uno dei cinque film in cui recita, egregiamente, il compianto John Cazale, attore molto apprezzato negli anni ’70 e purtroppo scomparso prematuramente per una grave malattia. Spike Lee ha reso un sentito omaggio al film di Lumet nel suo Inside Man, in cui questo titolo viene citato ripetutamente durante i dialoghi tra rapinatori e polizia.

Voto:
voto: 4/5

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