mercoledì 15 marzo 2017

Miami Vice (Miami Vice, 2006) di Michael Mann

James “Sonny” Crockett e Ricardo “Rico” Tubbs sono due poliziotti sotto copertura che si sono infiltrati in una gang di narcotrafficanti sudamericani per sgominare la banda del boss della droga Arcangel de Jesus Montoya, che opera tra Miami e l’America latina. L’abitudine alla finzione e la prolungata promiscuità con i criminali provoca crisi d’identità nel sanguigno “Sonny” e le cose peggiorano quando questi perde la testa per la sexy Isabella, la donna di Montoya, intrecciando con lei una bollente relazione clandestina. Adattamento autoriale di Michael Mann della celebre serie tv omonima (di cui lo stesso Mann fu coproduttore esecutivo), che riscosse un grande successo di pubblico e critica negli anni ’80. Solo i due protagonisti, l’ambientazione principale (Miami) ed il traffico di droga sono rimasti gli stessi, poi tutto è stato modificato, reinterpretato, filtrato secondo l’estetica inconfondibile del geniale regista di Chicago, maestro assoluto della narrazione per immagini, capace di innalzare il cinema di genere a (grande) cinema d’autore. Quasi tutti i fans della serie tv sono rimasti delusi ed hanno boicottato il film ignorandone l’alta portata visionaria, lo splendore formale, la sottile tensione emotiva, la saldezza narrativa e la capacità di trasformare le sequenze d’azione, le scene di sesso o i paesaggi esotici in un raffinato affresco sospeso tra furia e romanticismo, adrenalina e nostalgia. Mann, come tutti i grandi autori, continua a (ri)fare il proprio cinema senza mezzi termini, sia che parli di pellerossa, sia che si occupi di pugili, sia che narri le gesta di un leggendario bandito, sia che adatti una serie televisiva di collaudato successo. Cupo e teso, questo nuovo omaggio del regista al culto dell’immagine baratta la solarità tipica degli scenari caraibici con uno stile notturno fortemente contrastato, con un utilizzo espressivo di colori scuri, caldi e densi, ottenuti grazie alle sue costanti sperimentazioni con le tecniche di ripresa in digitale (qui viene usato il digital HD dal direttore della fotografia Dion Beebe). La memorabile sequenza della corsa in off-shore sul mare, verso un orizzonte di colore blu cobalto, è una delle più potenti di tutto il cinema di Mann e vale, già da sola, il prezzo del biglietto. Nel cast segnaliamo Colin Farrell, Jamie Foxx, Gong Li, Elizabeth Rodriguez, Naomie Harris, Justin Theroux, John Ortiz. Tra i polizieschi d’azione del nuovo millennio è uno dei più belli e dei più solidi, una nuova accattivante sfida per gli occhi dello spettatore.

Voto:
voto: 4/5

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