sabato 12 agosto 2023

Cloverfield (2008) di Matt Reeves

Alcuni giovani ragazzi trascorrono la loro abituale giornata a New York, per poi incontrarsi di sera ad una festa, in un lussuoso appartamento di Manhattan, in onore di uno di loro, Rob, che deve partire per il Giappone dove ha accettato un prestigioso lavoro. Ma il party viene sconvolto da una serie di orribili avvenimenti, con grida, rumori, esplosioni e crolli che provengono dall'esterno. La causa è una misteriosa e gigantesca creatura, di origine ignota e alta più di 100 metri, che sta distruggendo la città, mettendola a ferro e a fuoco. Per sfuggire alla terribile battaglia che si combatte nelle strade tra il mostro e l'esercito, i nostri cercano riparo nelle gallerie della metropolitana, in una precipitosa fuga che durerà tutta la notte per cercare di salvarsi e sfuggire alla minaccia dello spaventoso essere ostile. Questo catastrofico monster-movie, prodotto dal geniale J.J. Abrams, scritto da Drew Goddard e diretto da Matt Reeves, è stato un piccolo evento cinematografico dell'anno 2008. Realizzato a basso costo con un budget di circa 25 milioni di dollari, anticipato da una martellante campagna di marketing virale su internet (fatta di siti fasulli appositamente creati o di video promozionali) e girato con uno stile frenetico a mò di falso documentario, basato su un video ritrovato che ricostruisce la storia della notte di devastazione attraverso caotiche immagini girate con una telecamera a mano in continua oscillazione, il film segue a rotta di collo la fuga dei protagonisti nel ventre di New York, regalando allo spettatore una sensazione di (falso) realismo, ma anche frastornandolo nelle sequenze di maggiore azione. L'intento di creare una brutale immersione sensoriale in un'atmosfera apocalittica è, in buona parte, riuscita, così come quello di dare nuova linfa ad un genere ampiamente abusato non utilizzando la storia (che è del tutto convenzionale), ma l'estetica del racconto fatta di puro caos ansiogeno, senza dimenticare l'espediente di fiction del filmato amatoriale recuperato tra le macerie come testimonianza degli eventi. L'idea di base, tanto radicale quanto audace e benché niente affatto nuova, ha funzionato perfettamente dal punto di vista economico: infatti Cloverfield è stato un grande successo di pubblico e critica, incassando al box office circa 170 milioni di dollari. In tal senso, per aumentare l'effetto realismo, è stata intelligente la scelta di utilizzare un cast di giovani attori poco conosciuti, in cui nessuno spicca particolarmente sugli altri. Ma non è tutto oro quello che luccica e, se il film è tanto compatto quanto indiavolato (grazie alla breve durata), va anche detto che, dopo i primi 40' di assestamento, induce un effetto di stordente assuefazione, perdendo buona parte della sua forza iniziale e trasformando l'immedesimazione dello spettatore in progressivo distacco. Va però lodato l'utilizzo creativo della fantasia lasciato al pubblico, che più che vedere deve immaginare molto, in modo da limitare gli effetti speciali ed i conseguenti costi produttivi. Sotto tale aspetto sembra davvero un felice ritorno al caro vecchio cinema delle origini. Ma è un ritorno che non ha proprio niente di romantico, anzi nasconde, con calcolata furbizia, una chiarissima operazione commerciale, tra l'altro felicemente condotta in porto da Abrams e soci.

Voto:
voto: 3/5

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