domenica 6 agosto 2023

Gli uomini preferiscono le bionde (Gentlemen Prefer Blondes, 1953) di Howard Hawks

Lorelei e Dorothy sono due amiche ballerine, entrambe bellissime e totalmente diverse tra loro: la prima è bionda, sexy, frivola, seduttrice e unicamente interessata al patrimonio degli uomini che la corteggiano; la seconda è bruna, grintosa, romantica e alla ricerca dell'amore ideale. Lorelei deve sposarsi con il ricco milionario Gus Esmond, ma il padre di lui non è d'accordo e ingaggia il detective Ernie Malone per controllarla e dimostrare al figlio che la ragazza non è degna del suo lignaggio familiare. Durante una crociera per Parigi, città in cui i due piccioncini dovrebbero sposarsi, l'irrequieta Lorelei seduce un vecchio magnate di un impero minerario e lo convince a farsi regalare un prezioso diadema che appartiene alla moglie. Malone, che ha seguito le due amiche in incognito, fa la conoscenza di Dorothy e tra i due scocca la scintilla dell'amore. All'arrivo a Parigi le due donne troveranno una brutta sorpresa e finiranno nei guai, ma con il loro fascino e la loro verve riusciranno comunque a cavarsela. Briosa commedia musicale e sentimentale diretta con vivace eleganza da Howard Hawks e tratta dal romanzo omonimo di Anita Loos, che ha avuto anche un celebre adattamento teatrale. Strizzando l'occhio ai musical di Broadway e alle raffinate screwball comedy per cui il regista divenne famoso, questo grande classico di Hollywood è un film con le bollicine, frizzante e inebriante come una coppa di champagne, elegantissimo nella confezione estetica, sfavillante nella magnifica fotografia in Technicolor, ricco di dialoghi divertenti e di equivoci scoppiettanti, impagabile nel suo sottotesto erotico sempre garbatamente trattenuto e mai esplicitato, iconico nel titolo (che è divenuto un consolidato modo di dire) e nell'interpretazione delle due magnifiche protagoniste (Marilyn Monroe e Jane Russell) all'apice del loro splendore fisico e della loro abbagliante luce da dive immortali. In particolare la Monroe, in un ruolo perfettamente confacente all'immagine che il voyeurismo del pubblico le ha cucito addosso, è un'autentica bomba di sensualità, malizia, tenerezza e disarmante charme. La famosa sequenza musicale in cui l'attrice, inguainata in un abito rosa, canta "Diamonds Are A Girl's Best Friend", accompagnata da ballerini in smoking, è entrata di diritto nella Storia del Cinema e nell'iconografia legata alla sua figura, così sexy e così fragile. Questa scena vanta un lunghissimo numero di omaggi, imitazioni e reinterpretazioni, da Madonna a Beyoncé, da Nicole Kidman a Christina Aguilera, nel costante tentativo di celebrare il mito di Marilyn. Anche Jane Russell ha un numero musicale cantato altrettanto straordinario ("Ain't There Anyone Here For Love" nella palestra con piscina), purtroppo meno famoso e meno ricordato a causa della presenza ingombrante della bionda collega, che, pur senza volerlo, tendeva a cannibalizzare tutte le attenzioni su di sé, ponendo il resto fuori fuoco. La perfetta gestione dei tempi comici e la dimensione satirica di leggera freschezza, come nello stile consolidato del grande regista americano quando si cimentava con la commedia, sono un valore aggiunto di questo radioso gioiello senza tempo, di cui esistono anche delle sequenze girate in Cinemascope (come le canzoni "Diamonds Are A Girl's Best Friend" e "Bye bye baby") che non vennero inserite nella versione uscita in sala, ma che furono recuperate tempo dopo in un documentario su Marilyn diretto da Henry Koster e con la voce narrante di Rock Hudson.

Voto:
voto: 4/5

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