sabato 5 agosto 2023

Una pallottola per Roy (High Sierra, 1941) di Raoul Walsh

Roy Earle è un abile rapinatore che esce di prigione per mezzo di una grazia inattesa. In realtà dietro a tutto c'è un vecchio e potente gangster che intende arruolarlo per un colpo ad un resort di lusso in California, nel quale l'esperienza di Roy può risultare decisiva. L'uomo accetta di partecipare all'azione, ma della banda fa parte anche la bella Marie Garson che si invaghisce di lui, sebbene Roy ami già un'altra donna, affetta da zoppia. Gli eventi imprevisti sconvolgeranno la situazione, in tutti i sensi. Elegante noir melodrammatico scritto da John Huston e W.R. Burnett, adattando il romanzo omonimo dello stesso Burnett (uscito in Italia con il titolo "La trappola" nel 1940), e diretto con asciutta compostezza da Raoul Walsh, all'insegna di un tragico fatalismo che si accorda perfettamente al decadentismo esistenziale del noir americano ed al magnifico attore protagonista: un Humphrey Bogart ai suoi massimi livelli nel dar vita ad un villain duro ma anche sensibile. Nonostante la semplicità minimale della storia, tutta la grandezza del film è tra le pieghe del racconto, nelle sfumature, nelle atmosfere e nel grande finale epico che rappresenta una delle indubbie vette del cinema di Walsh. Accanto al mito Bogart è altrettanto straordinaria la toccante anti-dark lady di Ida Lupino,  che di lì a poco sarebbe diventata anche regista, autentica pioniera in un mondo di atavico appannaggio maschile fino a quel momento. Il bilanciamento tra intimismo e azione, film nero e dramma sentimentale è di alto magistero registico, rendendo l'opera un secco apologo crepuscolare sulla condizione umana, sulla durezza della vita, sulla pericolosità della vita criminale e sulla difficoltà di amare. Il film è quello che si definisce un grande classico d'epoca, tappa fondamentale nell'itinerario filmografico di Bogart.

Voto:
voto: 4/5

Nessun commento:

Posta un commento