sabato 12 agosto 2023

Lo sciacallo - Nightcrawler (Nightcrawler, 2014) di Dan Gilroy

Louis Bloom è uno sfaccendato di Los Angeles che, per trovare i soldi necessari alla vita quotidiana, si arrangia con furti di materiale edile, che poi rivende sottobanco nei cantieri. Un giorno, assistendo ad una troupe televisiva che riprende un incidente automobilistico, ha l'illuminazione su quello che dovrà fare per cambiare la sua vita. Alla sua maniera si procura una telecamera ed una radio illegale sintonizzata sulle frequenze della polizia, in modo da arrivare sempre per primo sulla scena di delitti e disgrazie per riprendere le immagini in esclusiva, senza nessun filtro e scrupolo di coscienza. Con la compiacenza di una dirigente di un network televisivo, non meno amorale di lui, Bloom mette in piedi un vero business costruito sul dolore altrui, girando di notte nelle pericolose strade di Los Angeles, catturando scene violente con la sua telecamera, per poi rivenderle al morboso sistema televisivo che raccoglie ascolti facendo spettacolo su morte e sofferenza. Notevole esordio registico di Dan Gilroy, già conosciuto come sceneggiatore, che ha scritto e diretto con tagliente perfidia questo thriller oscuro, angosciante e disturbante, esattamente come la storia che racconta e come il suo protagonista, interpretato magnificamente da un Jake Gyllenhaal spettrale, alienato, tormentato e ben più ambiguo di quanto possa apparire ad una visione superficiale. E' un film di atmosfere, agile nelle sequenze diurne, che ci mostrano la psicologia del protagonista attraverso la sua quotidianità, e inquietante nelle lunghe parti notturne, in cui il nostro va a caccia di eventi sanguinosi da "violare" visivamente a scopo di lucro e le grandi strade della metropoli californiana appaiono come una giungla selvaggia e minacciosa. Gli intenti di aspra critica sociale contro il cinismo dei mass media e la tv del dolore da dare in pasto al voyeurismo del cittadino medio, sono evidenti ancorché perfettamente affilati; ma non è solo questo lo scopo dell'autore, che estende la sua riflessione polemica anche al mito del self-made-man americano attraverso questo personaggio tanto lugubre quando determinato, tanto abietto quanto lucido, un chiaro simbolo tetro del dark side della rapacità di molti imprenditori rampanti che costruiscono le loro fortune sulle sfortune altrui, senza alcun dubbio di coscienza e con la spietata spregiudicatezza di chi non ha nessuna empatia con il prossimo, ma guarda unicamente al raggiungimento del proprio obiettivo (il successo economico). E' forse eccessivo dire, come alcuni hanno azzardato, che lo "sciacallo" Louis Bloom sia una metafora del capitalismo in senso assoluto, ma, di sicuro, ne rappresenta idealmente la maschera più tragica, feroce, immorale e disumana, alimentata dalla fatalistica convinzione del fine che giustifica i mezzi e dalla miserabile morbosità dei suoi stessi consumatori. Da elogiare la fotografia cupa di Robert Elswit e le suggestive musiche ambientali di James Newton Howard. Nel cast, oltre al già citato Jake Gyllenhaal, vanno menzionati Bill Paxton, Ann Cusack e Rene Russo, moglie del regista. Il film ha avuto una candidatura ai Premi Oscar, per la sceneggiatura originale di Dan Gilroy.

Voto:
voto: 4/5

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