martedì 8 agosto 2023

Duello al sole (Duel in the Sun, 1946) di King Vidor , Otto Brower , William Dieterle

La giovane e bella Pearl viene affidata alla famiglia del senatore McCanles dopo che suo padre è stato condannato a morte per aver ucciso la moglie, avendola colta in flagrante tradimento. Turbata dagli accadimenti, la donna, che ha lasciato al padre l'estrema promessa di non comportarsi mai come sua madre con il proprio uomo, diventa contesa tra i due figli del senatore: il sensibile Jackie e l'arrogante Lewis. Il carattere indomito e impetuoso di Pearl e la tensione familiare tra i due fratelli farà evolvere la situazione in tragedia. Melodramma western vibrante e selvaggio, diretto con enfasi epica da King Vidor e incorniciato in una preziosa confezione visiva grazie alla scintillante fotografia in Technicolor. E' uno dei western classici più famosi e costosi di sempre, una mega produzione con tanti grandi attori (Jennifer Jones, Joseph Cotten, Gregory Peck, Lionel Barrymore, Herbert Marshall, Lillian Gish, Walter Huston, Charles Bickford), migliaia di comparse ed almeno 5 registi (quello principale, e unico accreditato, è Vidor che però, ad un certo punto, abbandonò il set per incompatibilità di vedute con gli Studios e venne sostituito da diversi nomi per completare il lavoro). Il finale altamente melodrammatico, talmente caricato da sfiorare il sublime, è uno dei più celebri (e celebrati) della storia del cinema western. Non tutto è perfetto, a cominciare da alcune lungaggini prolisse nella parte centrale e dagli eccessi sentimentali che si sprecano, ma la sua forza visiva ed emotiva perdura ancora oggi, con le sue atmosfere torride e la sua carnalità decisamente audace per i tempi, che fu uno degli elementi cruciali per il suo successo. Per molti è un po' la versione western di Via col vento (non a caso il produttore è lo stesso, David O. Selznick) e la cosa ha un suo fondamento di verità. Due nomination agli Oscar per le magnifiche attrici (Jennifer Jones e Lillian Gish), ma anche Peck, Cotten, la fotografia, le musiche e le scenografie avrebbero meritato l'onore della candidatura. Il film è uno di quei grandi classici senza tempo che hanno fatto la storia di Hollywood.

Voto:
voto: 4/5

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