Nella Virginia degli anni '70 un uomo di nome Arlington Steward viene colpito da un fulmine ma, miracolosamente, si risveglia in ospedale e va via dopo avere costruito uno strano marchingegno. Tempo dopo Steward, a cui è rimasto il volto mezzo sfigurato dopo l'incidente subito, si presenta alla porta dei coniugi Lewis (Norma e Arthur) per consegnare loro una misteriosa scatola con al centro un pulsante rosso e gli dice che hanno 24 ore di tempo per decidere se premere o meno il bottone. Se lo faranno un essere umano a loro ignoto morirà e la coppia riceverà una somma di 1 milione di dollari. In caso contrario dovranno riconsegnare la scatola e nulla sarà successo. Dopo lo stupore iniziale Norma e Arthur iniziano a pensare seriamente alla cosa ed una serie di strani avvenimenti imprevisti li convincono che l'enigmatico Steward gli ha detto la verità e il destino li sta ponendo davanti ad un bivio fatale. Quale sarà la scelta giusta? Scritto e diretto da Richard Kelly, questo bizzarro thriller fantascientifico è tratto dal racconto breve "Button, Button" di Richard Matheson, già adattato per la televisione in uno degli episodi della celebre serie "Ai confini della realtà" (dal titolo "La pulsantiera"), ed a sua volta ispirato al romanzo fantastico "Il mandarino" scritto da José Maria Eça de Queiroz nel 1880. Se l'idea di base è decisamente accattivante (utilizzare una premessa immaginaria per realizzare un apologo metaforico sull'avidità e sull'egoismo della natura umana), l'esito realizzativo non lo è altrettanto: infatti, dopo una prima parte avvincente e inquietante, in cui l'enigmatico "gioco" morale viene abilmente preparato, accumulando un mistero dopo l'altro, il film si perde completamente alla resa dei conti, imboccando sentieri contorti e artificiosi che si esplicano in una serie di spiegazioni banali, implausibili e di risibile superficialità. La netta sensazione è quella di essersi maldestramente avventurati in un labirinto troppo complesso e di aver risolto il tutto nella maniera più sciatta e sbrigativa. Anche la recitazione dei due protagonisti (Cameron Diaz e James Marsden) appare forzata e poco convincente, ma si salva invece Frank Langella con una performance asciutta e sorniona, rendendo così il suo Arlington Steward ancora più sinistro. Dopo essere stato snobbato dalla critica, il film si è rivelato un flop anche al botteghino, dove non è riuscito a coprire nemmeno i costi di produzione e di distribuzione.
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