mercoledì 9 agosto 2023

Operazione U.N.C.L.E. (The Man from U.N.C.L.E., 2015) di Guy Ritchie

Negli anni '60, in piena Guerra Fredda, un'agente americano della CIA, Napoleon Solo, e uno russo del KGB, Illya Kuryakin, si vedono costretti a stringere una improbabile alleanza per far fronte ad un nemico comune: una banda di criminali italiani, guidati dall'ex fascista Alexander Vinciguerra, che intendono sfruttare le competenze scientifiche di uno scienziato tedesco, passato dalla parte degli americani dopo la seconda guerra mondiale, per costruire un potente ordigno nucleare con cui stravolgere l'assetto politico mondiale. Con loro collabora la sveglia Gaby Teller, figlia dello scienziato rapito ed esperta di congegni meccanici. Tra Berlino, Roma e Londra, il trio ne passerà di tutti i colori per riuscire a sventare la minaccia terroristica dei Vinciguerra. Gradevole spy-movie di avventura e di azione, con ironici tocchi da commedia, diretto con indubbio mestiere da Guy Ritchie e da lui stesso scritto insieme a Lionel Wigram. Il film è un adattamento agile e patinato della serie televisiva americana "Organizzazione U.N.C.L.E." ("The Man from U.N.C.L.E.") andata in onda sulla NBC dal 1964 al 1968 con ben 105 episodi. Guy Ritchie è uno che non va troppo per il sottile e da cui sicuramente non ci si può aspettare realismo, profondità di contenuti o ricchezza di sfumature, ma il cinema action è il suo pane quotidiano ed ha un chiaro senso dello spettacolo da intrattenimento, basato sulla rivisitazione moderna di storie classiche, infarcendole di dinamismo, black humour, personaggi cool, estetica glamour, soffice erotismo e qualche punta di violenza, con un occhio rivolto al cinema e l'altro al fumetto. Questa pellicola fresca e spigliata rientra esattamente in tutti i canoni appena descritti, con l'aggiunta della varietà di ambientazioni tipica dei film di spionaggio (moltissime scene sono state girate in Italia tra il Lazio e la Campania) ed un look colorato che guarda nostalgicamente agli anni '60, o meglio alla loro iconografia romantica nell'immaginario collettivo. Gli aspetti divertenti in stile comedy sono garantiti dall'interazione problematica tra l'agente russo e quello americano, che non si fidano pienamente l'uno dell'altro e sono del tutto antitetici per modi di fare e di pensare. Tra i due monolitici interpreti dei protagonisti maschili (Henry Cavill ed Armie Hammer), si fanno nettamente preferire le due attrici principali, sensuali e disinvolte (Elizabeth Debicki e soprattutto Alicia Vikander), mentre l'elegante Hugh Grant fa la sua consueta performance sorniona da simpatica canaglia a cui ci ha abituati. Il ruolo del cattivo, affidato al toscano Luca Calvani, è uno degli aspetti più deboli della pellicola. Per la cronaca U.N.C.L.E. sta per "United Network Command for Law and Enforcement" ("Comando della Rete Unita per la Legge e la sua Applicazione").

Voto:
voto: 3/5

Nessun commento:

Posta un commento