martedì 25 febbraio 2014

Hard Candy (Hard Candy, 2005) di David Slade

Un fotografo trentenne incontra una quattordicenne di nome Hayley dopo una lunga frequentazione in una chat di internet. Dopo alcuni convenevoli tra i due scatta presto la medesima intesa che li aveva portati a conoscersi dopo gli "incontri" virtuali. Hayley, che nonostante l'età appare assai sveglia e pronta nelle risposte, decide di seguire l'uomo nel suo appartamento per dare seguito alla conversazione e approfondire la conoscenza. Sarà l'inizio di un incubo. Splendido thriller "da camera", incredibilmente passato in sordina, che ribalta la più celebre ed antica favola per disegnare un perfetto meccanismo di tensione psicologica in cui tutto è suggerito e nulla è mostrato. Teso e tagliente, interamente girato in un unico ambiente interno (freddo quanto colorato), con un continuo uso di primi piani espressivi e dialoghi serrati, è un modello esemplare di costruzione della suspense attraverso la forza dei contenuti e la straordinaria interpretazione degli attori: davvero arduo stabilire chi sia più bravo tra Ellen Page e Patrick Wilson. Nel finale è richiesta una certa sospensione dell'incredulità ma è un peccato veniale rispetto ai tanti meriti del film. Nel gergo di internet l'espressione "hard candy" allude a una ragazza minorenne dall'aspetto piacente. Mai uscito al cinema nel nostro paese, è però disponibile in versione home video. Da non perdere.

Voto:
voto: 4/5

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