martedì 25 febbraio 2014

Inception (Inception, 2010) di Christopher Nolan

Dom Cobb possiede una singolare abilità: tramite una macchina speciale che consente di collegare più persone dormienti, creando così un sogno condiviso, riesce ad entrare, attraverso i sogni, nell'inconscio altrui per carpirne segreti dietro compenso. Ricercato per l'omicidio della moglie, di cui è però innocente, non può tornare in America dai suoi figli. Ma un giorno il ricco magnate giapponese Saito gli propone uno scambio: lui, con la sua influenza, farà ripulire la fedina di Cobb da ogni debito giudiziario, in cambio di una pericolosa missione: entrare nella mente di Robert Fischer Jr., figlio del suo storico rivale in affari, che erediterà presto l'impero finanziario di suo padre. Lo scopo dell'intrusione non è quello di prelevare informazioni ma di eseguire l'innesto di un'idea, affinchè l'uomo, una volta venuto a capo dell'azienda paterna, decida di smembrarla in più parti. Ma per eseguire l'innesto bisogna scendere molto in profondità nella psiche di Fischer, operazione delicata e rischiosa per la quale Cobb si rivolgerà a una squadra di esperti del settore. Da Christopher Nolan un labirintico thriller psicologico, tortuoso, roboante, spesso confuso. Costruito sul continuo sfasamento del piano narrativo, attraverso ricorsive ellissi tra sogno e realtà, è una spettacolare macchina delle illusioni che garantisce sì intrattenimento ma ha la sua debolezza nell'approccio "deterministico" che pretende di spiegare tutto allo spettatore, attraverso tediosi sermoni, finendo per confonderlo ulteriormente. Come lo stesso Nolan ha detto (meglio) altrove l'incanto del "prestigio" viene meno se si cerca di svelarne il trucco. Avvolgente colonna sonora di Hans Zimmer, di notevole impatto emozionale, e buona prova corale di un cast di notevole spessore (Leonardo DiCaprio, Marion Cotillard, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Tom Hardy, Ken Watanabe).

Voto:
voto: 3,5/5

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