martedì 25 febbraio 2014

Il gladiatore (Gladiator, 2000) di Ridley Scott

Maximus, valoroso generale dell'esercito romano di origine ispanica, è nelle grazie del vecchio imperatore Marco Aurelio, che ne ammira il coraggio eroico, la dedizione assoluta ed il saggio equilibrio. Quando il viscido Commodo, inetto figlio dell'imperatore ed erede designato al seggio imperiale, capisce che il padre intende passare il potere al fidato Maximus, uccide il genitore, condanna a morte il rivale e gli fa sterminare la famiglia. Riuscito a sfuggire alle guardie imperiali Maximus si dà alla fuga, diventa uno schiavo e poi un imbattibile gladiatore del circo di Roma, idolo della folla per il suo grande valore in battaglia. Ma nella sua mente c'è soltanto la vendetta nei confronti di Commodo, che grazie all'inganno e all'omicidio è riuscito a diventare imperatore. Spettacolare riesumazione del genere sword and sandal da parte di Ridley Scott, per un film grossolano, anacronistico, sentimentalmente demagogico e storicamente inattendibile, ma che ha sbancato il botteghino per la sua enfasi eroica di sicuro appeal. Realizzato in grande, con un ingente (e non sempre riuscito) uso di effetti speciali in computer grafica, ha la sua forza nella notevole interpretazione dei due attori protagonisti (Russell Crowe e Joaquin Phoenix) e nelle sequenze d'azione di grande impatto visivo. Fu pluripremiato agli Oscar 2001, quasi a "furor di popolo", fedelmente alla tesi in esso sostenuta ("Conquista la folla ...").

Voto:
voto: 3/5

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