martedì 25 febbraio 2014

I segreti di Osage County (August: Osage County, 2013) di John Wells

Film d'attori (anzi d'attrici), sotto forma di psico-dramma familiare, di incredibile perfidia e d'impianto teatrale. E', quindi, un film molto parlato, con dialoghi taglienti e cattivi che mira a distruggere l'istituzione familiare: una sorta di "Parenti serpenti" trasposto nelle immense pianure dell'Oklahoma, con una serie di colpi di scena non proprio imprevedibili. Notevole il contrasto tra la solarità delle ambientazioni esterne e la tetra oscurità della casa, che si sovrappone all'anima nera di quasi tutti i personaggi. Il ruolo della Streep, brava ma un po' troppo leziosa, è sicuramente quello più difficile e con maggiori rischi di scivolamento nella macchietta per i toni estremi del personaggio: una madre malata, rancorosa, arida, in bilico costante tra l'ignobile e l'infantile. Meglio la Roberts, nel ruolo della figlia maggiore, disillusa, ferita e dal cuore indurito dalle vicende familiari, che ci offre una performance di grande maturità espressiva. E' un film tetro dove i deboli soccombono e i miserabili restano da soli ed in cui, paradossalmente, lo slancio più "vitale" è quello del capofamiglia, nostalgico poeta, che si attua in un gesto di morte. Opera non banale, inquietante ma freddamente accademica.

Voto:
voto: 3,5/5

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