mercoledì 24 febbraio 2016

Dietro la maschera (Mask, 1985) di Peter Bogdanovich

L’adolescente Rocky Dennis è affetto da una rarissima malattia, la leontiasi, che causa l’allungamento del cranio, deformandogli il volto in modo mostruoso. Il film racconta la sua vera e drammatica storia, con la difficoltà quotidiana di far coesistere un aspetto fisico orripilante con il suo animo, vitale e gentile, di sedicenne innamorato della vita. Il suo punto di riferimento è la madre, risoluta e “disinvolta”, che cerca di far sentire al ragazzo tutto il suo amore e che affoga il suo dolore tra droghe e compagni sbagliati. Durante un campeggio estivo Rocky conosce Diana, una dolcissima ragazza non vedente, e se innamora, ricambiato. Ma dovrà scontrarsi con l’ostilità dei genitori di lei, che rimangono sconcertati dal suo aspetto. Intenso dramma biografico di Peter Bogdanovich, tenero e toccante, che affronta con la giusta sensibilità il difficile tema dei disabili “diversi”, costretti a vivere ai margini della società da un mondo cinico, egoista ed indifferente. Con il giusto equilibrio tra la leggerezza del tocco, lo sguardo pietoso e la critica sociale, l’autore ci regala un film trepidante, commovente, che sa parlare al cuore in modo accattivante e che riesce ad essere sempre garbatamente credibile senza mai sconfinare nel patetico o nel lacrimevole. I punti di forza di questo “elephant man” dei giorni nostri risiedono nella struttura solida, nella mano sicura del regista e nel notevole cast, che si avvale delle ottime interpretazioni del protagonista, Eric Stolz, reso irriconoscibile dal pesante trucco, e, soprattutto, della sorprendente Cher, premiata per l’occasione al Festival di Cannes come miglior attrice. Nell’operazione di mediazione tra “normale” e “mostruoso”, intrapresa dal regista con delicata umanità, va segnalata, più di tutte, la struggente scena in cui Rocky si guarda alla specchio deformante di un Luna Park ed ha una visione ipotetica di ciò che sarebbe potuto essere il suo aspetto senza la malattia. Il film vinse il Premio Oscar al miglior trucco del 1986.

Voto:
voto: 4/5

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