Ellie Parker, giovane ragazza australiana solare e determinata, sbarca a Los Angeles per realizzare il suo sogno di diventare attrice. Ma tra continui provini, false promesse, porte sbattute in faccia, delusioni di ogni tipo e subdole molestie, Ellie si rende presto conto che il mondo di Hollywood, in apparenza dorato e ammaliante, è un cinico sottobosco di ingiustizie, inganni, prevaricazioni e violenze psicologiche. E anche sul fronte della vita privata le cose non vanno affatto meglio: tra un fidanzato musicista che la tradisce di continuo, amici che le voltano le spalle e loschi personaggi che si approfittano di lei e della sua posizione di "debolezza". Commedia drammatica scritta e diretta dal regista attore Scott Coffey, basata sull'idea di un suo cortometraggio realizzato nel 2001 con lo stesso titolo. Potrebbe sembrare il solito film acido sul lato oscuro di Hollywood e su come la "città dei sogni" possa rivelarsi un feroce tritacarne per tante giovani ragazze avvenenti disposte a tutto pur di riuscire a sfondare nel cinema, ma non è così. Pur senza eccellere in originalità, questo ritratto di sogni infranti si avvale di uno stile dal taglio underground per molti versi vicino al mockumentary, di un'energia disarmante in costante bilico tra il comico e il tragico, e di una grandissima interpretazione della protagonista Naomi Watts, che regge tutto il film sulle sue spalle e dimostra un talento versatile di ammirevole spessore. Mai distribuito e praticamente sconosciuto nel nostro paese, meriterebbe il recupero già solo per apprezzare la matura performance dell'attrice anglo-australiana. Nel cast appare anche Keanu Reeves in un ruolo secondario. Per amanti delle produzioni indipendenti americane e delle pellicole anti-Hollywood.
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