giovedì 21 aprile 2022

Il capo perfetto (El buen patrón, 2021) di Fernando León de Aranoa

Blanco, imprenditore di successo e proprietario di un'azienda che costruisce bilance di alta precisione, gestisce la sua vita e la sua fabbrica con il piglio garbato ed il tranquillo carisma che lo rendono, agli occhi di tutti, il "capo perfetto". Sempre affabile e presente, vicino ai bisogni di sua moglie e dei suoi dipendenti, che tratta come se fossero "i suoi figli", Blanco si ritrova impelagato in una complicatissima settimana che metterà a dura prova il suo proverbiale savoir-faire. In attesa dell'importante visita ispettiva di una commissione esterna, che dovrà decidere se assegnare alla sua impresa un prestigioso premio pubblico come modello di produttività, l'uomo deve fare i conti con un dipendente licenziato per tagli al personale che dà di matto e decide di perseguitarlo, con il suo responsabile di produzione distratto da problemi coniugali, con una bella stagista che gli fa "girare la testa" e con una serie di frizioni interne al suo staff di fiducia. In sette giorni cruciali, che potrebbero pesare molto sulla sua vita professionale e sentimentale, Blanco dovrà prendere decisioni difficili. Brillante commedia acida, scritta e diretta con tocco felpato da Fernando León de Aranoa e interpretata da un magnetico Javier Bardem, che ci regala una delle sue performance più efficaci. E' un film che racconta dal di dentro (e dal punto di vista dei "padroni") la realtà del mondo del lavoro, alternando sapientemente il registro leggero, momenti comici irresistibili, una sottile vena caustica, un fatalistico disincanto ed un retrogusto di cinica amarezza, senza mai risultare serioso, predicatorio o moralistico. Il confine tra bene e male, giusto e sbagliato, crudele e necessario, satira e cronaca, risulta sempre ambiguamente sfumato, rendendo il racconto godibile, beffardo, sarcastico ed estremamente maturo nella sua programmatica progressione. Il senso più intimo della sua metafora pungente risiede nell'idea astratta della bilancia, ovvero nella necessità e nella difficoltà di trovare il preciso equilibrio tra le parti (carriera e famiglia, pubblico e privato, operai e padroni, fini e mezzi, morale e ragione di stato) e di come, spesso, per poterci riuscire, sia necessario lavorare di fantasia e non farsi troppi scrupoli. Mai giudicante, ma nemmeno mai assolutoria, quest'opera spigliata e impegnata riesce a intrattenere facendo riflettere, prendendosi a volte anche in giro, con un amabile utilizzo, a dosi moderate, di una geometrica ironia nera. Prescelto come rappresentante spagnolo per gli Oscar 2022, non è riuscito ad entrare nella cinquina finale dei candidati al miglior film straniero, ma ha ottenuto ottimi riscontri in patria, aggiudicandosi 6 Premi Goya.

Voto:
voto: 3,5/5

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