venerdì 22 aprile 2022

L'alba del pianeta delle scimmie (Rise of the Planet of the Apes, 2011) di Rupert Wyatt

A San Francisco un'azienda farmaceutica lavora da anni su una sperimentazione genetica che, attraverso gli effetti controllati di un virus, potrebbe portare ad una cura innovativa per il morbo di Alzheimer. Le cavie utilizzate sono tre scimpanzé provenienti dal Congo e uno di loro reagisce con una sorprendente crescita delle proprie capacità cognitive, ma anche con dei pericolosi effetti collaterali, tra cui una spiccata aggressività. La compagnia decide di sospendere l'esperimento e abbattere le scimmie, ma il giovane ricercatore Will Rodman porta a casa sua il cucciolo dell'esemplare più dotato e lo alleva con amore, salvandolo dalla morte. La scimmia, che viene chiamata Cesare, dimostra fin da subito una straordinaria intelligenza, che aumenta con il passare degli anni in maniera prodigiosa. A causa di un incidente, Will è costretto a disfarsi di Cesare e portarlo in uno zoo. Una volta a contatto con altri primati, Cesare ne diventa il leader, riesce ad istruirle e migliorarne le capacità, ed organizza una rivolta contro gli umani oppressori. La celebre saga di fantascienza de Il pianeta delle scimmie, ispirata al romanzo omonimo di Pierre Boulle, si è sviluppata attraverso 5 film in un arco temporale tra il 1968 ed il 1973, ottenendo un grande successo di pubblico in tutto il mondo. Nel 2001 Tim Burton ha diretto un remake "infedele" della pellicola originale del '68, che è una delle sue opere meno riuscite. Nel 2011, sotto la regia dell'inglese Rupert Wyatt, la 20th Century Fox ha deciso di riavviare il franchise con questo prequel/reboot di ambientazione contemporanea che esplora nuovi percorsi narrativi, spiega le origini di quello che poi diventerà il "pianeta delle scimmie" e mette in relazione dinamica concetti come "evoluzione" e "rivoluzione", ricercando connessioni mitologiche, letterarie e metaforiche con una pletora di riferimenti del passato, strizzando anche l'occhio a problematiche sociali attualissime come il lato amorale del progresso scientifico o la discriminazione nei confronti dei "diversi". E' indubbio che questo film esageri un po' troppo nel mescolare generi, suggestioni e temi differenti, finendo poi per trattarli tutti superficialmente e senza mai addentrarsi tra le pieghe della questione. Ma è altrettanto vero che la regia dinamica, le buone sequenze d'azione e gli stupefacenti effetti speciali curati dalla Weta Digital di Richard Taylor e Peter Jackson, garantiscono un intrattenimento piacevole e intelligente. Spettacolare interpretazione di Andy Serkis (ormai un vero specialista del settore) che ha dato vita alla scimmia Cesare attraverso la tecnica digitale del performance capture, già utilizzata per il personaggio di Gollum nella trilogia de Il Signore degli Anelli e qui ulteriormente perfezionata. I puristi con la puzza sotto al naso continuano a snobbare recitazioni di questo tipo, ritenendole meno "nobili" di quelle tradizionali, ma è indubbio che il lavoro fatto da Serkis e dai tecnici informatici della Weta sia avveniristico e sempre più "realistico" nei risultati finali. Completano il cast James Franco, Freida Pinto, John Lithgow, Brian Cox, Tom Felton e David Oyelowo. Tutte le scimmie che si vedono nel film sono digitali, ovvero ricreate attraverso la computer grafica catturando i movimenti e le espressioni di un attore. I buoni riscontri, sia in termini di incassi che di critica, di questa pellicola ha dato il via ad una nuova trilogia prequel, proseguita con Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie (Dawn of the Planet of the Apes, 2014) di Matt Reeves e con The War - Il pianeta delle scimmie (War for the Planet of the Apes, 2017), ancora diretto da Matt Reeves. Le atmosfere apocalittiche della saga originale sono qui presenti solo a livello seminale, come sinistra minaccia incombente ma ancora ben lungi dal realizzarsi. Permane invece lo spirito animalista e naturalista, con tanto di accusa implicita ai comportamenti senza scrupoli dell'uomo, che resta, senza dubbio, il più pericoloso degli animali e la causa principale delle proprie sciagure future.

Voto:
voto: 3/5

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