lunedì 5 luglio 2021

Guerra e pace (War and Peace, 1956) di King Vidor

Dal celeberrimo romanzo omonimo di Lev Tolstoj. Durante la campagna di Russia di Napoleone Bonaparte, Natascia, giovane figlia del conte Rostova, si fidanza con il principe Andrej Bolkonskj, ma deve rassegnarsi a vederlo partire per la guerra contro l'invasore francese. Durante la sua assenza la ragazza viene sedotta dal piacente Anatoli, ma la donna si pente e si ravvede immediatamente anche grazie all'intervento di Pierre Bezuchov, intimo amico del suo fidanzato. Però la cosa giunge comunque all'orecchio di Andrej che decide di lasciarla, rompendo senza indugio l'impegno preso. I due amanti si ritroveranno durante il tragico assedio di Mosca, ridotta in fiamme e abbandonata dai suoi abitanti, con Andrej gravemente ferito in battaglia che muore tra le braccia di lei dopo averla perdonata. Spettacolare kolossal storico di King Vidor, prodotto da Carlo Ponti e Dino De Laurentiis, con la compartecipazione della Paramount, e girato interamente negli studi romani di Cinecittà, con enorme dispiego di mezzi, costumi sfarzosi, scenografie opulente, migliaia di comparse ed una ricostruzione ambientale di sontuoso splendore figurativo, esaltato dalla magia cromatica del Technicolor, secondo la moda dell'epoca. Anche il cast è parimenti stratosferico con star del calibro di Audrey Hepburn, Henry Fonda, Mel Ferrer, Vittorio Gassman, Herbert Lom e Anita Ekberg. Notevolmente ridotto rispetto al libro-fiume di Tolstoj, con l'eliminazione di numerose parti e personaggi al fine di renderlo più leggero e commerciale, è un grandioso melodramma a sfondo storico la cui imponenza visiva e raffinatezza formale non sono supportate dalla medesima densità narrativa, a tratti inficiata da enfasi retorica, segmenti didascalici, eccessi mielosi e ridondanze drammaturgiche. Specialmente ad una visione odierna il contrasto tra forma e contenuto appare ben più stridente. Il film ebbe tre candidature agli Oscar e uno straordinario successo di pubblico, risultando campione d'incassi mondiale della stagione 1956-57 e rimanendo, a tutt'oggi, la pellicola italiana più vista di sempre (relativamente al numero di biglietti venduti e, quindi, svincolandosi dal problema dell'adeguamento del valore monetario tra epoche diverse). Il ruolo della protagonista era stato pensato per Silvana Mangano, all'epoca moglie del produttore De Laurentiis, ma, dopo il rifiuto di quest'ultima, la parte di Natascia Rostova venne affidata alla splendida Audrey Hepburn, la cui interpretazione è, come sempre, intensa e "luminosa".

Voto:
voto: 3,5/5

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