martedì 6 luglio 2021

Signore e signori, buonanotte (1976) di Ettore Scola, Mario Monicelli, Nanni Loy, Luigi Comencini, Luigi Magni, Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Agenore Incrocci, Ruggero Maccari, Ugo Pirro, Furio Scarpelli

Divertente e bozzettistica satira collettiva, divisa in 14 episodi per 11 registi diversi, che obbedisce fedelmente agli stilemi della Commedia all'Italiana per deridere causticamente vizi e malcostumi tipici del "belpaese", tra risate, cinismo, ironia amara, grottesche invenzioni, perfidia esilarante, provocazioni feroci, paradossi stranianti, qualche colpo a vuoto, qualche scivolone nel greve e alcune cadute di stile. Il film venne finanziato da una cooperativa di registi e sceneggiatori (denominata "15 maggio") per bypassare il sistema classico e dominante (e quindi le inevitabili ingerenze) dei produttori di mestiere. Il filo conduttore che lega insieme i numerosi episodi è un immaginario telegiornale (chiamato TG3, all'epoca non ancora esistente) le cui notizie, lette dal giornalista Paolo Fiume (Marcello Mastroianni) introducono i vari segmenti. L'oggetto principale della critica sarcastica sono le corporazioni del potere: politica, chiesa, esercito e mass media (con particolare riferimento alla pervasione invadente della televisione, che esegue una sorta di "lavaggio del cervello" collettivo per manipolare gusti, idee, orientamenti e mode della società). Gli episodi migliori sono i due ambientati a Napoli diretti da Comencini ("Sinite parvulos" e "Mangiamo i bambini") in cui si parla del triste tema del lavoro minorile e il bizzarro professor Schmidt (Paolo Villaggio) propone la soluzione di mangiare i bambini per risolvere il problema del sovraffollamento e della conseguente miseria. A seguire "Il personaggio del giorno" con Ugo Tognazzi nel ruolo di un pensionato che deve inventarsene di ogni per sopravvivere con la sua misera pensione, "Il generale in ritirata" (sempre con Tognazzi) con uno strambo generale che si suicida dopo aver perso le sue medaglie nel gabinetto e il dissacrante "Il salone delle cariatidi", con un sosia dell'allora presidente della Repubblica Giovanni Leone a condurre una strampalata tarantella che funge da chiassoso epilogo farsesco. Nel ricco cast compaiono nomi eccellenti come Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Adolfo Celi, Senta Berger e Monica Guerritore. Bella colonna sonora composta da Lucio Dalla, Francesco Guccini, Antonello Venditti, Giuseppe Mazzucca e Nicola Samale. Il titolo è una citazione della celebre frase con cui le "signorine buonasera" annunciavano la fine dei programmi giornalieri in televisione.

Voto:
voto: 3/5

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