lunedì 8 maggio 2023

Il sospetto (Suspicion, 1941) di Alfred Hitchcock

Lina Mac Laidlan, donna bella quanto timida e insicura, abbandona la casa paterna per cedere alla corte dell'affascinante Johnnie Aysgarth, abile seduttore conosciuto per caso sul treno. I due si sposano e lei è molto innamorata, ma ben presto comincia a provare una serie di inquietanti sospetti su di lui. Johnnie ha uno stile di vita agiato, ama il lusso ma non ha un lavoro fisso e non va troppo per il sottile pur di procurarsi i soldi che gli necessitano. Lina si convince che suo marito abbia addirittura ucciso un ricco amico in comune per appropriarsi dei suoi beni ed inizia a temere che voglia eliminare anche lei per intascare il premio dell'assicurazione. Ma i suoi sono soltanto i cattivi pensieri di una ragazza frustrata e nevrotica oppure le sue paure sono fondate? Finale a sorpresa. Thriller psicologico di Alfred Hitchcock, che ha adattato liberamente per il grande schermo il romanzo omonimo di Berkeley Cox, modificandone il finale, rendendo la vicenda più torbida ed ambigua e raffigurandola come un caustico apologo sull'aggrovigliato intreccio di sentimenti, interessi e compromessi sottesi al rapporto matrimoniale. E' una tra le opere più note del regista, famosissima per alcune magistrali scene di suspense (in particolare quella del bicchiere di latte), ma probabilmente più debole nell'epilogo rispetto al libro ispiratore, sebbene molti critici e registi francesi (Rohmer, Chabrol, Truffaut) la adorarono e ne cantarono lodi sperticate a posteriori. Fu la quarta pellicola americana del Maestro del brivido e la prima con protagonista Cary Grant, che poi collaborerà ancora con lui per altre tre volte. Ebbe un grande successo di pubblico alla sua uscita e vinse un premio Oscar: Joan Fontaine, migliore (e magnifica) attrice protagonista. In Italia venne distribuito nell'autunno del 1945, dopo la fine della guerra, con il doppiaggio eseguito due anni prima a Madrid (nella neutrale Spagna), grazie all'intervento della 20th Century Fox che "bloccò" sul posto alcuni attori italiani (tra cui Emilio Cigoli), convincendoli a doppiare il film per poterlo immettere sul nostro mercato alla prima occasione utile.

Voto:
voto: 3,5/5

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