martedì 16 maggio 2023

X: A Sexy Horror Story (X, 2022) di Ti West

Nella rovente estate del 1979, in una desolata area rurale del Texas, alcuni giovani alla guida di un furgone raggiungono la casa di campagna di due anziani coniugi (Howard e Pearl), da cui hanno affittato una dependance prospiciente. Howard è scorbutico, rozzo e totalmente devoto alla moglie Pearl, che, sotto una calma apparente, nasconde frustrazione e rimpianto per la sua giovinezza svanita e per i desideri vitali che ancora prova prepotentemente. Ma quello che i due non sanno è che il vero scopo del viaggio degli occasionali "turisti" è quello di girare un film porno a basso costo, intitolato "The Farmer's Daughters" ("Le figlie del fattore"), sotto la guida di un improbabile produttore (Wayne) e di un regista con vane ambizioni di autore. Tra le improvvisate "attrici" la vivace Maxine attira l'attenzione di Pearl, che rivede in lei qualcosa della sè stessa giovane, e ben presto la promiscuità tra i due inconciliabili gruppi darà il via ad una spirale di sanguinosa violenza. Solido horror, cruento, citazionista e vintage, scritto e diretto con mano sapiente e vena nostalgica da Ti West, che omaggia con deferenza e passione le atmosfere ruvide e lascive degli anni '70 ed i classici del cinema di paura usciti in quel periodo, guardando principalmente a Tobe Hooper ed al suo celeberrimo The Texas Chainsaw Massacre (1974). L'operazione eseguita dal regista è tanto minuziosa quanto intelligente, specialmente nell'utilizzo goliardico del metacinema, nella rievocazione delle suggestioni d'epoca e nella messa in gioco di una molteplicità di temi interessanti declinati attraverso i contrasti: giovinezza contro vecchiaia, liberismo sessuale contro moralismo bigotto, libidine contro senso del peccato e, ovviamente, i nuovi costumi tipici delle grandi città contro la rude arretratezza reazionaria della provincia. Anche la scelta dell'anno di ambientazione, il 1979, ovvero la fine del decennio trasgressivo e l'inizio del periodo dell'AIDS, non è affatto casuale. Ed è stimolante anche l'accostamento tra repressione sessuale e violenza, così come la riflessione sui desideri erotici durante la così detta terza età. La seconda parte del film, "doverosamente" dedicata all'azione ed alla "mattanza", è ben più convenzionale della prima; ma anche qui Ti West dimostra di avere il genere horror nelle sue corde. Nel cast brilla oltre modo la britannica Mia Goth, dalla bellezza particolare e dal viso più che mai adatto per questo tipo di pellicole, che addirittura si cimenta nel doppio ruolo di Maxine/Pearl, ovvero l'eroina e la sua nemesi. Per "diventare" la vecchia Pearl in modo credibile, Mia Goth ha dovuto sottoporsi a circa 10 ore di pesante trucco prostetico per ogni giornata di riprese, e bisogna ammettere che la "trasformazione" è effettivamente impressionante. Il film, che ha avuto buoni riscontri di pubblico e critica, ha dato origine ad una trilogia: ne è già uscito il prequel, Pearl (2022), girato in parallelo per diminuire i costi produttivi, ed è in lavorazione il sequel, MaXXXine, sempre con la regia Ti West e Mia Goth assoluta protagonista.

Voto:
voto: 3,5/5

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