mercoledì 19 aprile 2017

Braveheart - Cuore impavido (Braveheart, 1995) di Mel Gibson

Nella Scozia del XIII secolo, schiacciata sotto il giogo inglese del re Edoardo I Plantageneto, l’ardimentoso William Wallace, per vendicare l’amata moglie barbaramente uccisa dalle guardie reali, giura vendetta contro la tirannia britannica, che già in tenera età gli aveva strappato i genitori. Wallace diventa il simbolo della rivolta, raduna un manipolo di ribelli scapestrati, li trasforma in un esercito valoroso e sconfigge gli inglesi più volte sul campo di battaglia, conquistando anche l’ammirazione della principessa Isabella, futura regina d’Inghilterra. Ma la sagace tattica politica dello scaltro Plantageneto si rivelerà superiore all’eroico coraggio di Wallace, che dovrà presto fare i conti con i tradimenti e le divisioni interne dei nobili scozzesi, atavicamente divisi da antiche faide e lotte intestine che li hanno resi incapaci di far fronte comune all’invasore inglese. Kolossal storico in salsa hollywoodiana scritto da Randall Wallace, liberamente ispirato alle gesta di William Wallace, eroe nazionale scozzese che diede la vita per l’indipendenza del suo popolo, e diretto da Mel Gibson con mano pesante ed enfasi retorica. Romanzando ampiamente le imprese storiche del suo protagonista e pedissequamente fedele agli stereotipi spettacolari del cinema mainstream americano, è un grosso giocattolone epico saturo di ardore patriottico, idealismo romantico e semplificazioni edificanti, volte a costruire la mitologia del grande eroe popolare senza macchia e senza paura. In virtù di questo è un’opera tronfia, superficiale, didascalica, colma d’inesattezze e di slogan ampollosi che la rendono tanto ingenua quanto appetibile al grande pubblico generalista. E, non a caso, il film ha avuto un enorme successo di pubblico ed ha vinto cinque generosi premi Oscar: miglior film, regia, fotografia, trucco e montaggio sonoro. I suoi meriti maggiori sono nelle imponenti sequenze di battaglia, ricostruite con cruento furore, pittorica suggestione  e selvaggio vigore espressivo. L’improbabile love story tra il rude Wallace e la dolce principessa Isabella è uno svarione clamoroso, difficilmente giustificabile anche nella più spericolata ottica hollywoodiana. Nell’importante cast che annovera Mel Gibson, Brendan Gleeson, James Cosmo, Sean McGinley, Catherine McCormack, Sophie Marceau e David O'Hara, il più convincente è Patrick McGoohan nei panni del perfido Plantageneto. Per amanti dell’esaltazione eroica a buon mercato.

Voto:
voto: 3/5

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