Nella
Scozia del XIII secolo, schiacciata sotto il giogo inglese del re Edoardo I
Plantageneto, l’ardimentoso William Wallace, per vendicare l’amata moglie
barbaramente uccisa dalle guardie reali, giura vendetta contro la tirannia
britannica, che già in tenera età gli aveva strappato i genitori. Wallace
diventa il simbolo della rivolta, raduna un manipolo di ribelli scapestrati, li
trasforma in un esercito valoroso e sconfigge gli inglesi più volte sul campo
di battaglia, conquistando anche l’ammirazione della principessa Isabella,
futura regina d’Inghilterra. Ma la sagace tattica politica dello scaltro Plantageneto
si rivelerà superiore all’eroico coraggio di Wallace, che dovrà presto fare i
conti con i tradimenti e le divisioni interne dei nobili scozzesi, atavicamente
divisi da antiche faide e lotte intestine che li hanno resi incapaci di far
fronte comune all’invasore inglese. Kolossal storico in salsa hollywoodiana
scritto da Randall Wallace, liberamente ispirato alle gesta di William Wallace,
eroe nazionale scozzese che diede la vita per l’indipendenza del suo popolo, e
diretto da Mel Gibson con mano pesante ed enfasi retorica. Romanzando
ampiamente le imprese storiche del suo protagonista e pedissequamente fedele
agli stereotipi spettacolari del cinema mainstream
americano, è un grosso giocattolone epico saturo di ardore patriottico,
idealismo romantico e semplificazioni edificanti, volte a costruire la
mitologia del grande eroe popolare senza macchia e senza paura. In virtù di
questo è un’opera tronfia, superficiale, didascalica, colma d’inesattezze e di
slogan ampollosi che la rendono tanto ingenua quanto appetibile al grande
pubblico generalista. E, non a caso, il film ha avuto un enorme successo di
pubblico ed ha vinto cinque generosi premi Oscar: miglior film, regia,
fotografia, trucco e montaggio sonoro. I suoi meriti maggiori sono nelle imponenti
sequenze di battaglia, ricostruite con cruento furore, pittorica
suggestione e selvaggio vigore
espressivo. L’improbabile love story tra il rude Wallace e la dolce principessa
Isabella è uno svarione clamoroso, difficilmente giustificabile anche nella più
spericolata ottica hollywoodiana. Nell’importante cast che annovera Mel Gibson,
Brendan Gleeson, James Cosmo, Sean McGinley, Catherine McCormack, Sophie
Marceau e David O'Hara, il più convincente è Patrick McGoohan nei panni del
perfido Plantageneto. Per amanti dell’esaltazione eroica a buon mercato.
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