martedì 1 novembre 2011

Giungla d’asfalto (The Asphalt Jungle, 1950) di John Huston

Questo è il capolavoro assoluto di Huston, “Giungla d’asfalto” (The Asphalt Jungle, 1950), vertice del noir americano, i cui meriti trascendono tuttavia i limiti dei “generi” (tecnicamente questo è un gangster movie e il capostipite dei “caper movies”, cioè dei film basati sulla preparazione e realizzazione di una rapina scientifica, al quale sarà debitore anche il Kubrick di “Rapina a mano armata”), per configurare un’opera di classica misura, dominata da un alto senso tragico e da un ineluttabile fatalismo esistenziale. Il regista riprende il tema del fallimento in chiave di meditazione sul destino dell’uomo, trovando nella perfezione formale una complementare rispondenza all’altezza dell’ispirazione. Tutto il film è ammirevole, ma alcune sequenze sono entrate in una antologia ideale del cinema (da quella muta della rapina, alla morte di Hayden accanto al cavallo che gli sfiora il viso col muso). Interpretazioni eccellenti da parte di attori poco noti ma bravissimi, tra i quali si ricorda, in una delle prime brevi apparizioni, la giovanissima Marilyn Monroe, già smagliante per bellezza e potere di seduzione. Il film, prodotto dalla MGM, ha un grande successo e colloca definitivamente Huston tra i grandi Maestri dello schermo.

Voto:
voto: 5/5

Nessun commento:

Posta un commento