mercoledì 2 novembre 2011

Sentieri selvaggi (The Searchers, 1956) di John Ford

Uno dei western più belli e famosi del leggendario John Ford, il padre di questo fortunato genere cinematografico. Ethan Edwards (John Wayne) è un avventuriero sudista reduce dalla Guerra di Secessione che, tornato a casa, si mette sulle tracce di una banda di predoni indiani che hanno attaccato una fattoria, ucciso gli abitanti e rapito due ragazzine. Straordinarie le riprese in esterni nella suggestiva Monument Valley, che fa da sfondo alla vicenda, e che sono entrate a far parte della mitologia iconografica del genere in modo definitivo. E' un western di grande fascino visivo ed anche uno dei più complessi e sfaccettati dal punto di vista psicologico: il personaggio di Ethan Edwards è, probabilmente, il più ambiguo e il più violento tra quelli portati sullo schermo da John Wayne. Rigorosa lezione di grande cinema classico, con elementi di denuncia storico sociale sul razzismo e sull'intolleranza dei colonizzatori bianchi nei confronti dei nativi americani. Il film inizia e finisce con due sequenze memorabili, omaggiate da molto cinema a venire: una porta che si apre e si chiude sulla Valley, come elemento di separazione tra due mondi distinti, quello "civilizzato" e quello selvaggio. Per la notevole ambiguità ideologica e tematica non fu compreso alla sua uscita, ma il tempo gli ha riconosciuto lo status di capolavoro.

Voto:
voto: 5/5

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