giovedì 5 maggio 2016

10 (10, 1979) di Blake Edwards

George Webber, un musicista di mezza età e di grande successo, è in profonda crisi esistenziale. Ossessionato dalla bellezza femminile, a cui è solito assegnare un voto numerico, resta folgorato dalla visione di una splendida bionda in procinto di sposarsi. Profondamente turbato dalla donna, George decide di seguirla durante il suo viaggio di nozze ad Acapulco e trascorre il tempo ad osservarla con discrezione. Finché un giorno, a causa di un incidente, avrà modo di avvicinarsi a lei in maniera inaspettata. Splendida commedia sentimentale di Blake Edwards, che ritorna al genere che lo ha reso famoso prendendosi una pausa momentanea dalle avventure comiche dell’ispettore Clouseau nella saga della pantera rosa. La leggerezza del tocco e la sofisticatezza dello stile sono quelli dei giorni migliori, le atmosfere solari sono attraversate dall’amabile tono agrodolce tipico del regista, con un surplus di erotismo conturbante garantito dalla presenza statuaria della ventitreenne Bo Derek, alla sua seconda apparizione sul grande schermo. Dopo questo film la Derek entrò nell’Olimpo della bellezza mondiale e divenne la modella più famosa degli anni ’80, senza però mai riuscire a sfondare nel mondo del cinema. In quest’opera soavemente spiritosa, sospesa tra ironia e romanticismo, l’autore mette a fuoco svariati temi: la crisi di mezza età, la fissazione maschilista per la verginità, il colpo di fulmine, l’ossessione compulsiva per la “scappatella” sessuale. La risposta del grande regista è, come al solito, sardonica e dissacrante, con sorprese di sagace perfidia. La pellicola, il cui cast è completato da Dudley Moore, Julie Andrews e Dee Wallace, ebbe un grande successo di pubblico ed è rimasta famosa per l’utilizzo del “Bolero” di Ravel come colonna sonora perfetta per l’atto sessuale “clandestino”. Il titolo del film è, ovviamente, l’unico voto possibile che si merita la straordinaria bellezza di Bo Derek: 10!

La frase:
- “Definisci "femmina"
- “Una ragazza che la dà a tutti.
- “Una zoccola...
- “No. Una zoccola è una zoccola. Il fatto che aprano le gambe tutt'e due non rende la terminologia intercambiabile.
- “Qual è la differenza?
- “Una zoccola la vende.
- “Ma anche una femmina. La differenza è che la zoccola fa il prezzo in anticipo.

Voto:
voto: 4/5

Nessun commento:

Posta un commento