giovedì 5 maggio 2016

Il vedovo (Il vedovo, 1959) di Dino Risi

Il commendator Alberto Nardi, volitivo ma maldestro, deve la sua elevata posizione sociale alla ricca moglie Elvira, che lo rimprovera di continuo per la sua scarsa attitudine agli affari e per le sue costose passioni. Un giorno il sogno proibito di Alberto (diventare vedovo ed ereditare il patrimonio della moglie) sembra realizzarsi, quando arriva la notizia che Elvira ha perso la vita in un tragico incidente ferroviario. Ma la gioia dell’uomo durerà appena 24 ore. Pungente commedia nera di Dino Risi, che oscilla impunemente tra l’ironia macabra e la caricatura farsesca, utilizzando il registro del grottesco con sottile intelligenza per smussare gli eccessi. Malgrado qualche discontinuità di tono tra la prima e la seconda parte, intrattiene con abilità, producendo più ghigni che sorrisi. Formidabili i due protagonisti: Alberto Sordi, che ci consegna un ennesimo memorabile ritratto di italiano medio pavido e opportunista, uno squallido borghesuccio di seconda mano, e Franca Valeri, che conferisce al personaggio di Elvira una irresistibile antipatia, senza mai scivolare nella macchietta. Il film ha avuto un orrido remake nel 2013, Aspirante vedovo, diretto da Massimo Venier e interpretato da Fabio De Luigi e Luciana Littizzetto.

Voto:
voto: 3,5/5

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