mercoledì 4 maggio 2016

Il medico della mutua (Il medico della mutua, 1968) di Luigi Zampa

Il dottor Guido Tersilli, fresco laureato in medicina e disposto a tutto per far soldi e carriera, scopre che può aumentare enormemente i suoi profitti occupandosi dei mutuati. Pur di ottenere il suo scopo seduce la vedova di un vecchio collega, il dottor Bui, per far passare sotto le sue cure i suoi oltre duemila pazienti rimasti senza medico di base. Una volta raggiunto il suo obiettivo, Tersilli diventa ricco, lavora giorno e notte, abbandona l’ingenua vedova e sposa una giovane ragazza, bella e di famiglia benestante. Duramente provato dai massacranti ritmi lavorativi, ha un collasso fisico e finisce ricoverato nell’ospedale dove aveva iniziato la sua carriera come giovane tirocinante. Diffidente dei perfidi colleghi che intendono “rubargli” i tanti assistiti, l’avido Tersilli prenderà una perfida decisione. Celeberrima commedia all’italiana di Zampa, tra le più riuscite della sua filmografia, sotto forma di spietata satira agrodolce sul mondo dell’assistenza sanitaria del “belpaese”. Alberto Sordi, assoluto mattatore protagonista, è al top del suo cinismo grottesco e sfodera una delle sue interpretazioni più memorabili, da collocare ai primi posti nella sua vasta galleria di personaggi dedicata ai vizi degli italiani, impenitenti campioni nell’arte di arrangiarsi. Tra arrivismo, egoismo, ipocrisia, meschinità e slealtà, questa urticante parodia di (mal)costume coglie nel segno, diverte, indigna e fa riflettere, dissacrando il giuramento di Ippocrate con irresistibile sarcasmo. Alla sua uscita fece scalpore per la sua cattiveria impenitente ma riscosse uno straordinario successo di pubblico, risultando campione d’incassi dell’anno 1968. In virtù di questo ebbe anche un seguito, Il prof. dott. Guido Tersilli, primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue, diretto l’anno dopo da Luciano Salce con maggior enfasi farsesca e minor efficacia critica. Nel cast, oltre all’istrione Sordi, spiccano le due bravissime interpreti femminili: Bice Valori e Pupella Maggio. La famosissima “Samba fortuna”, scritta da Piero Piccioni e utilizzata nelle musiche del film, è diventata una delle colonne sonore portanti della carriera di Sordi e della commedia all’italiana.

Voto:
voto: 3,5/5

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