lunedì 9 maggio 2016

Ave, Cesare! (Hail, Caesar!, 2016) di Ethan Coen, Joel Coen

Nella Hollywood degli anni ’50 Eddie Mannix è il responsabile della produzione di uno dei grandi Studios cinematografici che alimentano la “fabbrica dei sogni”. Risoluto, stakanovista e cattolico praticante, Mannix è un uomo che risolve problemi, occupandosi di tutto quello che concerne la produzione di un film, compresi gli scandali da coprire, i capricci degli attori da soddisfare e le mediazioni nelle questioni più delicate. Mentre si sta girando il “sandalone” Ave, Cesare!, l’attore protagonista Baird Whitlock viene rapito da un pittoresco gruppo di sceneggiatori comunisti, nascosti in una villa sul mare a Malibu, che intendono chiedere un riscatto per la loro causa politica. Intanto due sorelle gemelle, giornaliste d’assalto, intendono montare uno scandalo su vecchi presunti misfatti di Whitlock, la star di punta della major è incinta di padre ignoto e il regista più titolato dello studio dà di matto perché, per il melodramma che sta girando, gli è stato imposto un famoso attore di film western, fotogenico e capace nelle scene d’azione ma totalmente negato per la recitazione. Il coriaceo Mannix dovrà farsi in quattro per risolvere tutti i problemi da par suo. Brillante commedia dei fratelli Coen, che ricostruiscono con briosa vivacità e con eleganza sopraffina l’età d’oro di Hollywood durante i controversi anni del maccartismo. In questa irresistibile farsa trattenuta, caratterizzata da lampi di ammiccante ironia, citazioni eccellenti e una messa in scena di sontuosa impaginazione estetica, i due autori danno fondo a tutti gli stilemi del loro cinema, mettendo in piedi una gustosa satira che procede agilmente tra intelligenza e nostalgia. Il cast stellare è in gran forma, con Josh Brolin solido protagonista, George Clooney nel solito personaggio tonto che i Coen sono soliti cucirgli addosso, Tilda Swinton nel doppio ruolo delle gemelle Thacker, Alden Ehrenreich nei panni di Hobie Doyle (rude icona del western prestata al melò) e una lunga serie di celebri attori impegnati in gustosi camei come Ralph Fiennes, Jonah Hill, Scarlett Johansson, Frances McDormand, Channing Tatum, Christopher Lambert. Non vi sono dubbi in merito alla sua natura di divertissement d’autore, ma il film ha classe da vendere, momenti di puro divertimento grottesco, mirabolanti invenzioni metacinematografiche e sa regalarci almeno due sequenze visivamente magistrali, come la fantasiosa coreografia acquatica alla Ester Williams o il balletto omaggio ai musical di Gene Kelly. E per non farsi mancare proprio nulla, i due registi del Minnesota impreziosiscono l’opera con un esilarante dibattito teologico interreligioso, allegorie cristologiche che eleggono Mannix a “messia” degli studios e caustici graffi politici al clima da caccia alle streghe generato dal maccartismo. E su tutto, ovviamente, trionfa il grande amore per il cinema e la sua magia, celebrato e sbeffeggiato al tempo stesso dall’eccelsa arte ambivalente dei Coen, il “regista a due teste”.

Voto:
voto: 4/5

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