Agli
inizi del ‘900 un italiano e un russo s’incontrano a bordo di un piroscafo e
fanno amicizia. Il primo, di nome Romano, racconta al secondo la storia della
sua travagliata vita amorosa: dal difficile matrimonio con la ricca Elisa, la
cui famiglia gli ha sempre rinfacciato la sua origine povera e la sua scarsa
attitudine agli affari, al grande amore di una notte con la bella Anna, una
ragazza russa incontrata a Montecatini e poi invano inseguita nella lontana
Russia. Ma quanto c’è di vero e quanto di falso nei racconti di Romano? Vivace
commedia di Michalkov, in bilico tra ironia e malinconia, ispirata a due
racconti di Anton Cechov: “La signora del
cagnolino” e “Anna al collo”.
Frizzante nella sua continua varietà di toni e ricca di invenzioni narrative
che travolgono lo spettatore, si compiace di un sano piacere del racconto e
dello spettacolo, offrendoci un gustoso piatto in salsa agrodolce. L’autore è
abilissimo nel fondere le suggestioni di due mondi così diversi (l’Italia e la Russia) in un potente
affresco in costume che si avvale di ambientazioni sontuose e variegate, tra
imponenti tenute ottocentesche, paesaggi bucolici, stazioni ferroviarie e
transatlantici che solcano il mare. In un continuo gioco di specchi e di
riflessi Michalkov effettua il suo prezioso omaggio, ricolmo di nostalgico
rimpianto, al grande cinema d’autore italiano, instillando nel film molteplici
elementi che rimandano a Fellini e a Visconti. Almeno due le sequenze
memorabili: quella nelle terme di Montecatini e la danza zigana di Romano con
gli zingari. Nel cast vanno citati Marcello Mastroianni, Vsevolod Larionov,
Silvana Mangano, Elena Safonova e Marthe Keller. Per la sua grande
interpretazione Mastroianni ottenne la sua terza candidatura all’Oscar come
miglior attore protagonista e vinse il premio alla miglior interpretazione
maschile al Festival di Cannes.
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