domenica 28 settembre 2014

Ordet (Ordet, 1955) di Carl Theodor Dreyer

In un piccolo paese della Danimarca la famiglia Borgen, composta dal vecchio patriarca e tre figli maschi, è scossa da fermenti religiosi: il figlio maggiore, Mikkel, è ateo convinto, il secondo, Johannes, ha studiato teologia ed è in preda a delirio mistico credendosi un nuovo Messia, il terzo, Anders, vuol sposare la giovane figlia del sarto Peter che però si oppone per antichi contrasti religiosi con il capofamiglia Borgen. La tragica morte, di parto, della moglie di Mikkel, Inger, ed un incredibile miracolo provocato dalla preghiera di Johannes e dalla fede della piccola Maren, figlia di Inger, risolveranno i contrasti tra le due famiglie. Straordinaria riflessione sulla fede del grande Maestro danese, che, attraverso una rigorosa rappresentazione di più drammi esistenziali, si sublima in un solenne finale che celebra il mistico come unica forma di superamento delle miserie umane. Punto di arrivo della sua arte (è il penultimo film dell'Autore) attraverso un percorso di ammirevole coerenza e raffinato rigore, Ordet trasforma il cinema nello specchio dei sogni del regista (Dreyer perse la madre in tenera età) attraverso il "miracoloso" finale che possiede la meraviglia del fantastico e l'austerità del divino. E' ancora una volta la donna la figura centrale del cinema di Dreyer, il punto d'incontro per eccellenza di fisicità e spiritualismo, ragione e sentimento, il perno dell'azione e la figura che determina i destini degli altri personaggi. Come tutti i capolavori quest'opera presenta diversi piani di lettura oltre quello religioso, che è il più evidente: è un film che celebra il potere della parola e dello sguardo, ma anche l'azione ideologicamente eversiva come unico mezzo di cambiamento concreto; non a caso il "pazzo" Johannes, unico che si oppone all'ordine costituito, è anche la causa esterna maggiore della svolta finale. E' generalmente considerato il meno ostico ed il più armonioso tra i capolavori del regista. Fu premiato con il Leone d'Oro a Venezia nel 1955.

Voto:
voto: 5/5

Nessun commento:

Posta un commento