La vigilia di Natale un gruppo di terroristi fa irruzione in un grattecielo di quaranta piani, sede di una società giapponese, dove si sta tenendo un party. Molti impiegati vengono presi in ostaggio a scopo di estorsione ma il marito di una di loro, lo sbirro John McClane, riesce a nascondersi e inizia una propria battaglia personale senza esclusione di colpi contro il commando. Action adrenalinico di riferimento degli anni '80, epoca in cui abbondavano i vari Rambo, Commando e le "armi letali", sull'onda del machismo politico a stelle e strisce di matrice reganiana. Come tutte le pellicole di questo tipo è spettacolare, avvincente, esagerato ed improbabile: tutto muscoli e niente cervello. Ma la simpatica follia del protagonista, lo scavezzacollo John McClane interpretato da Bruce Willis, ha conquistato il pubblico di tutte le latitudini, dando inizio alla fortunata (e interminabile) saga di Die Hard. Ma, alla lunga, anche il pubblico, stanco, ne esce malconcio ed ammaccato, proprio come McClane. Per serate popcorn.
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