mercoledì 3 settembre 2014

Schindler's List - La lista di Schindler (Schindler's List, 1993) di Steven Spielberg

Storia vera dell'industriale tedesco Oskar Schindler che durante la guerra entrò in affari con i nazisti per arricchirsi, sfruttando gli operai ebrei prigionieri nei lager come mano d'opera a costo zero. Ma, con l'inizio del sistematico sterminio di massa, Schindler si adoperò per salvare i "suoi" ebrei arrivando a pagarli a peso d'oro pur di sottrarli al loro triste destino. Alla fine del conflitto mondiale il nostro riuscì a salvare più di 1.100 persone dalle camere a gas, i cui discendenti sono stati spesso indicati come gli "ebrei di Schindler". "Chiunque salva una vita salva il mondo intero". Su questa frase, già ad evidente sospetto di accademica ampollosità, Steven Spielberg ha costruito il suo film più ambizioso, sentito e controverso, beatificato a priori già solo per il tema trattato (l'Olocausto) ed il senso di colpa latente di cui gran parte del mondo occidentale è afflitto sull'argomento. Stilisticamente rigoroso in un bianco e nero magistrale, è un film toccante, crudele e sconvolgente, ricco di scene madri che mostrano, senza filtri, la crudele follia perpetrata dai nazisti ai danni degli ebrei, come di rado si era visto al cinema prima. Fino a quando si resta nel "documento" è un film memorabile con interpretazioni straordinarie: su tutti svetta Ralph Fiennes nei panni del paranoico comandante Amon Göth, un cattivo a tutto tondo non privo di umana ambiguità. Ma quando si vira nel "romanzo" iniziano le dolenti note e l'enfasi retorica del regista raggiunge vette spropositate, come nel commiato finale tra Schindler e i "suoi" ebrei, lacrimevole fino allo sfinimento. Tra i tanti momenti topici resteranno il geniale cappottino rosso della bambina che cerca di sfuggire ai suoi carnefici e le struggenti note del solito John Williams. Dal punto di vista registico l'entrata in scena di Oskar Schindler, con i continui zoom e stacchi di ripresa su particolari dell'abito, oggetti, volti ed ornamenti, è un capolavoro di tecnica e di espressività. Vinse 7 Oscar "inevitabili".

Voto:
voto: 4/5

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