giovedì 29 giugno 2023

Elizabeth Harvest (2018) di Sebastian Gutierrez

Elizabeth è una ragazza giovane e bellissima che ha il sogno di trovare un uomo in grado di darle amore, sicurezza e protezione. Il suo desiderio sembra realizzarsi nel matrimonio con il maturo Henry, un ricco scienziato che la conduce nella sua splendida tenuta immersa nei boschi, una villa imponente e super tecnologica in cui vive insieme a due domestici, l'enigmatica Claire ed un ragazzo non vedente di nome Oliver. In questo ambiente elegante ma freddo Elizabeth sembra un corpo estraneo, ma il marito la rassicura e la vizia con mille attenzioni, tra cene prelibate, abiti lussuosi, ambienti sfarzosi, gioielli e quadri da collezione in bella mostra. Tutto sembra perfetto, eppure una strana sensazione di minaccia s'insinua nella mente della donna, che resta visibilmente sorpresa quando il marito le impedisce di entrare in una stanza misteriosa che lui definisce "off limits", chiedendole espressamente di non violare mai questa regola. Durante una prolungata assenza di Henry, partito per motivi di lavoro, Elizabeth si sveglia di notte con la tentazione di spiare all'interno della camera proibita. Cupo thriller fantascientifico dalle atmosfere horror, scritto e diretto dal venezuelano Sebastian Gutierrez e interpretato da Abbey Lee, Ciarán Hinds, Matthew Beard, Dylan Baker e Carla Gugino (attrice "feticcio" del regista). E' un film di suspense dal ritmo compassato e dai risvolti morbosi, una sorta di fiaba gotica hi-tech che rivisita con sinistra malia oscura l'antico racconto "Barbablù" di Charles Perrault, contaminandolo di moderne suggestioni pseudo-scientifiche e impaginandolo in un'estetica patinata e algida, dove tutto sembra sospeso in un angosciante loop onirico. L'opera introduce tra le righe una serie di elementi tipici del nostro tempo, come la prevaricazione sessuale, l'idea tutta maschile della donna come possesso, l'ossessione del controllo o il culto del bello, senza dimenticare il materialismo, l'egocentrismo e la mancanza di limiti morali nella sperimentazione scientifica. C'è effettivamente troppa carne al fuoco per una pellicola di questo tipo e, infatti, molte cose sono appena accennate, trattate con superficialità o risolte con semplicistiche scorciatoie narrative. Ma il film possiede un suo fascino inquietante e vale soprattutto per la sua ipnotica confezione visiva e per le ottime interpretazioni delle due protagoniste femminili, la Lee e la Gugino, che sanno regalarci più di un brivido sincero. In Italia non è mai stato distribuito, né in sala né in home video.

Voto:
voto: 3/5

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