mercoledì 14 giugno 2023

Thrilling (1965) di Carlo Lizzani , Gian Luigi Polidoro , Ettore Scola

Film diviso in tre episodi indipendenti, ciascuno diretto da un regista diverso, su una sceneggiatura di Ruggero Maccari, Ettore Scola e Rodolfo Sonego. Il primo è "Il vittimista" di Scola: un insegnante fedifrago è ossessionato dall'idea che sua moglie voglia ucciderlo; si reca da uno psicologo che gli consiglia di lasciare l'amante. Avrebbe fatto bene ad ascoltarlo. Il secondo è "Sadik" di Polidoro: una donna fissata con i fumetti noir convince suo marito a travestirsi come uno dei suoi eroi; lui è titubante ma poi stai al gioco e s'immedesima nel personaggio. Anche troppo. Il terzo è "L'autostrada del sole" di Lizzani: un romano litigioso ha un alterco alla guida con un altro automobilista e per questo finisce in panne. Costretto a passare la notte in una sinistra locanda, scopre che i proprietari sono dei maniaci pericolosi. Curioso tentativo di fondere la commedia all'italiana, ironicamente acida, con atmosfere da thriller di suspense, mescolando il crime con il grottesco. L'esperimento è in buona parte riuscito, soprattutto negli episodi uno (con Nino Manfredi) e tre (con Alberto Sordi), anche se, come quasi sempre accade nei film a episodi, è arduo cercare equilibrio ed omogeneità tra le diverse parti. In particolare è l'episodio di chiusura di Lizzani quello più inquietante e più felicemente "contaminato", alternando in pari misura brividi e risate. Fanno il loro sapiente effetto anche le ambientazioni (la locanda dove Sordi alloggia è in realtà il Castello della Castelluccia nei dintorni di Roma) e le musiche di Ennio Morricone. Non mancano le abituali punte farsesche che deridono i vizi tipici dell'italiano medio e le mode dell'epoca. Tra le pellicole della filmografia di Alberto Sordi è una delle più difficili da trovare, ha avuto pochissimi passaggi televisivi nel corso degli anni e non è mai stata convertita in digitale su supporto DVD. Per poterla guardare bisogna ricorrere alle vecchie VHS. Anche per questo motivo i suoi ammiratori la considerano un piccolo oggetto di culto, atipico e raro. In tutti i sensi.

Voto:
voto: 3/5

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