giovedì 8 giugno 2023

Grosso guaio a Chinatown (Big Trouble in Little China, 1986) di John Carpenter

Jack Burton, rude camionista americano, e Wang Chi, ristoratore cinese, sono due amici che si ritrovano coinvolti in una storia avventurosa e pericolosa nella Chinatown di San Francisco, dopo che una banda di teppisti chiamata "i Signori della Morte" rapisce la fidanzata di Wang. I due scoprono che la mente diabolica dietro all'operazione è il temuto Lo Pan, un potente mago mandarino che ha bisogno della donna per far avverare un'antica profezia. Tra incantesimi, agguati, colpi di scena, duelli all'arma bianca e creature soprannaturali, Jack e Wang ne passeranno di tutti i colori nel loro viaggio nelle viscere oscure di Chinatown. Questo stravagante film-fumetto diretto da John Carpenter è un adrenalinico miscuglio di generi, influenze e suggestioni, spaziando liberamente dall'avventura al fantastico, dalla commedia all'action, senza dimenticare sprazzi di horror attenuati dal tono scanzonato che attraversa l'intera pellicola. E' un'opera anomala e del tutto atipica nella filmografia di Carpenter, un'incursione divertita e divertente che nasce e muore come ironico omaggio al cinema di Hong Kong, i cui prodotti da esportazione venivano sistematicamente bollati come B-movies, ma che riscuotevano un notevole successo di pubblico negli anni '80. Mescolando il wuxia orientale con il fantasy esoterico, e la magia nera con il ruvido cinema d'azione americano, l'autore ci regala questo "giocattolone" energico, spassoso, grossolano ed esagerato, in cui gli eroi sono anti-eroi dai metodi sbrigativi ma dal cuore buono, i nemici sono cattivi a tutto tondo e le donne sono le belle da salvare, perchè alla fine l'amore trionfi. Con qualche buon momento di cinico black humour e dei riusciti effetti speciali artigianali, la pellicola procede leggera ed un po' arruffona verso l'inevitabile finale che tutti auspicano. Alla sua uscita nelle sale fu un flop clamoroso, che decretò la fine del rapporto professionale tra il regista e la 20th Century Fox, che invero già si era incrinato durante le riprese per una lunga serie di incomprensioni e differenze di vedute. Ma, negli anni successivi, dopo la sua uscita in VHS, il film è stato oggetto di crescente rivalutazione, soprattutto da parte del pubblico più giovane, diventando un piccolo cult del suo decennio. Nel cast spiccano un simpatico Kurt Russell in canottiera, all'apice del suo splendore fisico ed alla terza collaborazione con Carpenter (alla fine saranno quattro in totale) e l'affascinante Kim Cattrall, sensuale e spiritosa. Per il ruolo del coprotagonista Wang Chi il regista avrebbe voluto a tutti i costi Jackie Chan, ma la produzione rifiutò categoricamente, affidando la parte al semi sconosciuto Dennis Dun, per il fatto che all'epoca Chan parlava un pessimo inglese.

Voto:
voto: 2,5/5

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