La bella Dora vive in un piccolo paese della provincia di Parma insieme allo zio prete, ma la vita in questo ambiente arretrato, sempliciotto e di ristrette vedute le è diventata intollerabile. Dopo aver sedotto un giovane seminarista fugge con lui a Rimini ed inizia una lunga serie di spostamenti e avventure sentimentali passando da un uomo all'altro. Quando alla fine sembra decidersi a tornare da Nino, che ritiene il meno peggio tra quelli che ha incontrato e per cui prova un certo sentimento, si rende conto che anche lui ha qualcosa da nascondere. Questa commedia drammatica sull'emancipazione femminile nell'Italia degli anni '60 è tratta dal racconto omonimo di Bruna Piatti, sceneggiato da Ruggero Maccari, Ettore Scola, Stefano Strucchi e Antonio Pietrangeli, che lo ha anche diretto con struggente intensità. E' un ritratto amaro e critico della società italiana del boom economico, di cui viene evidenziata l'ipocrisia, il perbenismo, il maschilismo e l'arretratezza culturale, senza risparmiare né la borghesia né gli ambienti provinciali più proletari e "ruspanti". Ma non è neanche corretto dire che questo sia un film femminista, perché alla giovane protagonista, che è una donna evidentemente troppo moderna e libera per i suoi tempi, le cose non vanno poi tanto meglio, per quanto il finale originale della pellicola sia volutamente ambiguo. Nella versione uscita in DVD nel 2015 e curata dalla Filmauro di Aurelio De Laurentiis è stato aggiunto un epilogo alternativo che allunga quello precedente di circa 3 minuti e che lascia intendere in maniera più chiara che il destino di Dora non sarà esattamente un modello di invidiabile rettitudine. Nel cast segnaliamo le buone interpretazioni di Catherine Spaak, Nino Manfredi, Lando Buzzanca, Didi Perego e Salvo Randone. Bella colonna sonora dello specialista Piero Piccioni a cui si aggiungono una serie di hits d'epoca quali "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo e "Renato" cantata da Mina.
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