venerdì 23 giugno 2023

Ovunque sei (2004) di Michele Placido

Matteo è un medico che lavora sulle ambulanze e si occupa del primo soccorso. E' sposato con Emma, medico anche lei, ma è fortemente attratto dalla giovane tirocinante Elena. A sua volta Emma viene corteggiata con insistenza da Leonardo, primario dell'ospedale in cui tutti e quattro lavorano. Un tragico incidente stradale farà cambiare tutto. O forse no. Questo malinconico melodramma metafisico, quadrilatero erotico amoroso che vira nel fantasy, è la sesta regia per il cinema di Michele Placido, che lo ha anche scritto "ad otto mani" insieme a Umberto Contarello, Francesco Piccolo e Domenico Starnone. Il risultato è un film dai due volti, con una prima parte sentimentale realistica ed una seconda surreale con pretese filosofiche, tanto ambizioso quanto confuso; una sorta di riflessione sull'atavico binomio Eros e Thanatos con evidenti echi pirandelliani. Placido cita, non troppo velatamente, opere come  "Il fu Mattia Pascal" o "L'uomo dal fiore in bocca", ma in generale sembra ispirarsi a diversi temi cardine della poetica del geniale autore di "Girgenti", applicandoli ad argomenti impegnativi quali amore, morte, desiderio, tradimento e, soprattutto, ciò che di noi sopravvive dopo il fatale passaggio che ci attende tutti alla fine della vita. Le altissime intenzioni artistiche e teoriche si scontrano con una sceneggiatura sbrindellata, una regia scolastica, dei dialoghi imbarazzanti ed una recitazione degli attori generalmente moscia (in cui ognuno sembra quasi voler dire da un momento all'altro "ma io cosa ci faccio qui?"), a parte la calibrata Barbora Bobulova. Presentato in anteprima al Festival di Venezia, dove ha partecipato in concorso, è stato accolto da bordate di fischi e da risate di scherno durante e dopo la proiezione, dimostrandosi fin da subito un flop totale a livello di riscontri della critica. Dal punto di vista degli incassi è stato invece meno fallimentare di quanto si temesse, sicuramente grazie alla curiosità che ha attirato buona parte degli spettatori, sia per l'esito così disastroso della prima veneziana (di cui si parlò molto sui media anche a causa della reazione indignata del sanguigno Michele Placido), sia per lo "scandalo" suscitato (e ampiamente pubblicizzato prima dell'uscita in sala della pellicola) da una scena di nudo integrale frontale che vede coinvolti il protagonista Stefano Accorsi e Violante Placido (figlia del regista). Tanto rumore per nulla, anzi per un film fiacco, sgangherato, innocuo e decisamente irritante, perchè pretenzioso negli intenti concettuali ma farlocco nella realizzazione.

Voto:
voto: 1,5/5

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