lunedì 9 febbraio 2015

Airport (Airport, 1970) di George Seaton

Su un Boeing 707 della TGA, appena decollato da Chicago e diretto a Roma, si vivono momenti drammatici per la presenza di uno squilibrato che ha con se una bomba ed intende far saltare l’aereo, affinchè sua moglie possa incassare una lauta assicurazione. Il coraggioso comandante è quasi riuscito a convincere l’uomo a desistere dal folle proposito, ma l’isteria di un passeggero fa esplodere l’ordigno per errore, uccidendo l’attentatore e provocando seri danni al velivolo, che però potrebbe ancora riuscire a tornare indietro ed atterrare con una miracolosa manovra. Ma la pista principale del Lincoln Airport è bloccata da un altro aereo, rimasto incagliato a causa della neve abbondante, e tutte le altre sono inagibili. Thriller adrenalinico, padre del genere aereo catastrofico che ebbe un grande successo di pubblico negli anni ’70 e che, ancora oggi, dà vita a qualche epigono postumo per l’indubbio patos ansiogeno della situazione. Il semisconosciuto regista, George Seaton, mette in scena un film solido, avvincente e non banale, con una prima parte che analizza i personaggi principali ed una seconda di pura azione martellante, dove però gli effetti speciali, notevoli per l’epoca, non soffocano la storia ma sono, piuttosto, funzionali ad essa. Il lieto fine è immancabile, ma lo spettacolo è garantito e l’intrattenimento è avvincente per questo dramma ad alta quota che resta, ancor’oggi, il migliore nel suo genere. Ha avuto 3 seguiti ufficiali ed una lunga serie di cloni ed imitazioni. Del grande cast ricordiamo Burt Lancaster, Dean Martin, Jean Seberg, Jacqueline Bisset, Helen Hayes e George Kennedy, che sarà presente anche in tutti i sequel successivi. Fu candidato a ben 10 Oscar, ma vinse solo Helen Hayes come non protagonista, nei panni di un’agguerrita ed anziana passeggera.

Voto:
voto: 3,5/5

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