mercoledì 25 febbraio 2015

Clerks - Commessi (Clerks, 1994) di Kevin Smith

Dante e Randal sono due amici che lavorano come commessi in negozi adiacenti: un minimarket ed un centro di noleggio di videocassette. Durante le pause l’uno va a trovare l’altro, per spezzare la noia della routine lavorativa. Il film ci racconta una loro giornata, con un via vai di personaggi strampalati e fuori di testa che passano per i due negozi, dando vita a situazioni al limite dell’assurdo. Commedia grottesca dell’esordiente Kevin Smith, brillante e divertente, che, tra attori sconosciuti, un bianco e nero granuloso, una struttura esile, dialoghi irriverenti e personaggi bizzarri, garantisce un intrattenimento vivace e spudorato. Film indipendente ed a basso costo, nella struttura e, soprattutto, nell’anima, è fedele all’estetica “grunge” tipica del regista, con richiami evidenti al cinema di Jarmusch ed a quei movimenti culturali giovanili di ribellione, che oppongono un uso disinibito del politicamente scorretto da opporre alla facciata edificante del mainstream hollywoodiano. Denso di umori urticanti, programmaticamente cinico, a tratti sgradevole, stralunato per definizione, ma non privo di idee e di momenti di caustico brio, ha fatto proseliti tra le nuove generazioni, elevando il suo regista a figura di culto delle nuove tendenze trasgressive, volte a scardinare il conformismo dello “showbiz”. Come tutte le opere estreme preferisce distruggere piuttosto che costruire, ma è lucido nella sua deriva surreale e si concede persino il lusso di un finale coerente. Osannato al Sundance Film Festival, ha avuto anche un seguito, Clerks II, più ad alto budget, a colori ma meno feroce, nel 2006. Il regista compare anche come attore, interpretando, per la prima volta, il personaggio di Silent Bob, che sarà presente anche in altre sue opere successive: pacifico e taciturno, sempre in coppia con l’alter ego Jay, logorroico e sboccato.

Voto:
voto: 3,5/5

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