Un gruppo di vecchi attori di varietà,
seduti intorno al tavolo di un ristorante, rievocano vecchie storie, tra cui
quella di Danny Rose, piccolo impresario e talent scout di Broadway, che, nei
primi anni ’80, cercava di sistemare una serie di improbabili artisti di
terz’ordine, condannati all’anonimato. Coinvolto in vicende paradossali, tra
una procace femme fatale ed un
gangster geloso, Danny riuscì a rilanciare la carriera stagnante di Lou Canova,
cantante melodico italoamericano molto famoso negli anni ’50, per poi venire da
questi professionalmente abbandonato. Elegante commedia di Allen, sospesa tra
malinconia e tenerezza, ironia ed amarezza. Viene generalmente considerato un
film “minore” nella smisurata produzione dell’autore, eppure ha garbo,
intelligenza, un ritmo scattante, situazioni esilaranti, dialoghi di
irresistibile forza comica ed una freschezza narrativa ancora oggi immutata.
Raccontato interamente in flashback, è uno dei più divertenti Allen degli anni
’80, con un protagonista atipico: edificante, fragile e compassionevole,
determinato nel suo lavoro e profondamente rispettoso di ideali come l’onore e
l’amicizia. E’ una riflessione agrodolce sul lato effimero del successo, sui perdenti
relegati ai margini del sogno americano, che lottano ad armi impari ma che,
nonostante tutto, stabiliscono tra loro un legame profondo e duraturo, quella
sorta di magico cameratismo che accomuna gli sventurati. La vis comica è costruita sul contrasto tra
la sofisticatezza intellettuale, tipicamente alleniana, e la verace genuinità
degli ambienti italoamericani, descritti con trascinante ironia, sebbene
utilizzando tutti gli stereotipi e le figure caricaturali del caso, gangster e
“maccheroni” compresi. Straordinaria la sequenza dello spaesato Danny
Rose/Woody Allen coinvolto, suo malgrado, in una festa italiana. Eccellenti,
come al solito, la direzione degli attori, le atmosfere nostalgiche che
indulgono nel retrò e la colonna sonora jazz. Nel cast svettano i protagonisti,
Woody Allen e Mia Farrow, e l’italoamericano Nick Apollo Forte, vera sorpresa
della pellicola. E’ un’opera delicata e gradevole, realizzata in totale libertà
artistica e con dei personaggi splendidi.
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