Charley
Partanna è un killer della mafia, legato alla famiglia Prizzi e figlioccio del
boss, che vorrebbe fargli sposare la nipote Maerose. Ma l’irrequieto Charley,
durante un matrimonio di “famiglia”, s’invaghisce della sexy Irene, bionda
misteriosa, e la sposa, causando il malcontento del capofamiglia. Ma, ben
presto, si scopre che la bella Irene non è affatto estranea al mondo criminale:
anch’essa è, infatti, un killer a pagamento, il cui marito è stato una delle
tante vittime di Charley. E mentre la donna ha ricevuto l’incarico di eliminare
il nuovo marito, Charley sarà ingaggiato per il medesimo compito: assassinare
la sua dolce metà. Mafia movie in forma di graffiante commedia nera, che
oscilla tra comico e tragico esattamente come il suo protagonista appare
sospeso tra cinismo e romanticismo. Volutamente fuori tempo rispetto ai
classici del genere, ne dissacra i pittoreschi rituali con caustica ironia, pur
risultando a volte ridondante, macchinoso, discontinuo, alternando eccessi di
tono a momenti fulminanti, usurati stereotipi a battute irresistibili. Huston,
da grande maestro di cinema, dirige con mano ferma e sguardo sornione, ma a
volte esagera, per poi recuperare subito la bussola sotto il segno di un
mordace sarcasmo. Sotto quest’ottica l’autore esplora, senza prendersi troppo
sul serio, l’inquietante rapporto tra onore e violenza, appartenenza ad un clan
e libertà individuale, questioni di “affari” e questioni sentimentali, finendo
per tracciarne un bilancio amaro, nichilista, una sorta di iconoclastia del
vecchio mito patriarcale, che è alla base dell’ideologia mafiosa. Ed è
singolare, e profondamente sottile, che tutto questo provenga da un autore come
Huston, che è sempre stato, per carisma, fisicità e stile registico, un
patriarca “di fatto”. La pellicola ha avuto un buon successo, sebbene sia un
po’ sopravvalutata e di certo non all’altezza delle opere migliori del grande
regista americano. Ma il finale è un capolavoro di magistrale perfidia. Tra Jack
Nicholson istrione e Kathleen Turner maliarda, svetta la brava Anjelica Huston,
figlia del regista, premiata con l'Oscar come non protagonista, l’unico vinto
su 8 nomination ricevute.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento