mercoledì 11 febbraio 2015

Witness - Il testimone (Witness, 1985) di Peter Weir

La giovane vedova Rachel, appartenente alla setta religiosa degli Amish, è in trasferta a Philadelphia con il piccolo figlio Samuel. Per un tragico scherzo del destino il bambino assiste all’omicidio di un poliziotto nei bagni della stazione e sarà coinvolto nelle indagini dallo zelante ispettore John Book. Ma le cose prenderanno una piega pericolosa quando il piccolo Samuel riconosce l’assassino in un agente del distretto, mettendo così in pericolo la sua vita e quella di sua madre. Book scopre una sporca storia di sbirri corrotti e, sentendosi anch’esso minacciato, si rifugia nella comunità rurale degli Amish insieme a Rachel e suo figlio. Tra l’uomo e la donna nascerà una storia d’amore, ma i loro inseguitori riusciranno a trovarli anche in quel rifugio remoto, con l’intenzione di ucciderli per mettere tutto a tacere. Da Peter Weir un eccellente thriller d’autore, che rinnega l’azione tipica di questi prodotti, limitandola alla prima parte introduttiva, in favore di una sapiente riflessione sullo scontro tra due culture opposte: quella degli Amish, appartata, naturalistica e spirituale, e quella americana, aggressiva, pugnace e capitalistica. La forza maggiore del film risiede nelle affascinanti ambientazioni rurali, una sorta di paradiso perduto, un idillio di innocenza primitiva che vira nel mistico, posto in antitesi alla corruzione e alla violenza della grande metropoli. L’idea della fuga dal mondo “civilizzato” per disperdersi nella natura, è il cardine dell’estetica del grande regista australiano, che, in questo suo primo film americano, la traspone con una superba eleganza espressiva, una fotografia luminosa ed una pulizia formale che trova il suo tripudio nell’esaltazione della cultura Amish. La vicenda poliziesca, raccontata in modo classico, si pone come l’elemento perturbante, la forza deteriore che arriva a profanare il giardino dell’eden, contagiandolo irreversibilmente con i germi dell’immoralità. Il tema della tentazione corruttrice è reso in maniera splendida nella scena in cui il piccolo Samuel guarda la pistola di Book, provando per essa un pericoloso senso di attrazione. Gli amanti del poliziesco tradizionale sono rimasti interdetti di fronte a questo thriller atipico, costruito sulle atmosfere e sulla bellezza delle immagini, volto a rappresentare un conflitto ideologico assoluto e, a suo modo, definitivo, in accordo agli stilemi tipici dell’autore. Nel cast spiccano un intenso Harrison Ford, alla sua prima e unica nomination all’Oscar, e la dolcissima Kelly McGillis, i cui occhi limpidi esprimono perfettamente la serenità interiore dell’ideologia Amish. Il film ebbe un buon successo di pubblico, fece conoscere al mondo occidentale il talento di Weir ed ebbe 8 nomination agli Oscar, vincendone due: sceneggiatura e montaggio. E’ uno dei rari esempi di thriller spirituale, con momenti di assoluta poesia.
 
Voto:
voto: 4/5

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